Bancarotta fraudolenta spariti quasi 4 milioni Condanne a 5 e 4 anni
Travolti dalla crisi dell’auto. I conti prosciugati. E oltre 4.241.496 euro spariti. Tanto è bastato per far finire a processo i vertici della Ottocilindri srl, società che gestiva una concessionaria di auto a Padova in via Chiesanuova. Ed è arrivata la condanna per bancarotta fraudolenta nei confronti di Paolo Ruzzon, 57enne di Padova, all’epoca dei fatti amministratore unico (5 anni oltre alle pene accessorie, ovvero l’inabilitazione all'esercizio di una impresa commerciale e l'incapacità a esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa per la durata della sanzione) e di Daniele Forlinetti, 56enne pure di Padova, cogestore di fatto e socio di capitali (4 anni e le pene accessorie, esclusa solo per lui l’aggravante di aver cagionato un danno di rilevante gravità). Solo Ruzzon è stato anche condannato per bancarotta documentale: secondo la pubblica accusa avrebbe distrutto o fatto sparire in parte la contabilità di fronte a un forte disavanzo della srl, salvo poi restituirla in parte al curatore fallimentare. Entro 60 giorni la motivazione. Ottocilindri è fallita il 29 novembre 2005. Secondo la pubblica accusa e la relazione finale del curatore fallimentare (il commercialista Tiziano Mazzon), tra il 2003 e il 2004 i due avevano eseguito prelievi non giustificati dai conti correnti societari per 3.819.750 euro. In più altri 204.527 euro erano stati distratti tramite bonifici “non giustificati” a L.B., un socio occulto. Una “lettura” che è stata accolta dal tribunale. Ben diversa la prospettazione della difesa, gli avvocati Michela Lupi jr e Manuela Spada per Ruzzon; il legale Michele Orlando per Forlinetti, pronti a impugnare in appello la pronuncia. I consulenti tecnici di parte hanno spiegato lo svuotamento delle casse aziendali con la necessità di pagare i fornitori: i titolari della srl si erano indebitati anche per l’acquisto di macchine di lusso (come Maserati e Ferrari) commercializzate dalla concessionaria, mentre L.B. era un collaboratore pagato tramite quei bonifici contestati. —
CRI.GEN.
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