Banda di baby teppisti mette sottosopra piazza Unità d’Italia di Vigodarzere

VIGODARZERE. Mercoledì sera un gruppo di giovanissimi a Vigodarzere ha decisamente esagerato: stazionando a lungo in piazza Unità d’Italia e in via primo Levi, sono andati avanti almeno fino alle 3 della notte a disturbare il riposo dei residenti con urla, schiamazzi, bestemmie. Si sono divertiti a lanciarsi dietro i carrelli della spesa del supermercato, facendo poi le corse, tra sgommate e accelerate, lungo via Primo Levi.
Hanno pure abbattuto una cabina elettrica, annodato le altalene delle giostrine al paro giochi, aperto i bidoni del vetro per prendere le bottiglie e rotto i sacchi della raccolta della plastica dell’erboristeria, spargendo poi tutto il polistirolo per la strada. Stando a quanto riferiscono gli abitanti del quartiere, i carabinieri li hanno rincorsi e ne hanno fermati un paio, mentre gli altri si dileguavano a piedi.
I cittadini invocano maggiori controlli e l’installazione di telecamere di sorveglianza: da almeno un mese, infatti, i residenti e le attività di piazza Unità d’Italia lamentano la presenza di una compagnia di ragazzi che la notte staziona in quello che anche il parcheggio del supermercato Alì, disturbando i residenti che vorrebbero riposare e lasciando bottiglie e immondizie, che la mattina qualcuno deve provvedere a rimuovere e a ripulire.
Anche il titolare del bar Al Vigorantino, esasperato, nei giorni scorsi aveva lanciato un appello sui social, chiedendo di non utilizzare e spostare le sedie esterne del suo locale negli orari di chiusura ed evitare di abbandonare cartacce, lattine vuote e immondizia di vario genere, che al mattino tocca a lui ripulire. Ieri notte i ragazzi si sono dati alla pazza gioia, senza un minimo di freno né di rispetto: gli schiamazzi hanno tenuto sveglio l’intero quartiere, ma sono andati ben oltre il disturbo, commettendo atti vandalici.
Qualcuno alla fine ha chiamato il 112 e sono accorse due pattuglie dei carabinieri, che li hanno inseguiti lungo via Vendramin. Il gruppo era composto da una trentina di giovani tra i 17 e i 20 anni già in buona parte identificati. Sono in corso ulteriori indagini e successive denunce per danneggiamento e disturbo quiete pubblica.
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