Bar con “spunceti” alla mandarina

CAMPODARSEGO. Per la prima volta un bar di Campodarsego è gestito da cittadini cinesi. Da alcuni giorni, infatti, il centralissimo ristobar “lo Sfizio”, locale situato di fronte al municipio e alla chiesa, è passato di mano.

Giorgio Pavan ne ha ceduto la gestione ai fratelli Sassa e Jie Liu, lei di 23 anni, lui di 28. Sassa e Jie sono due giovani simpaticissimi e in gamba, che hanno una gran voglia di fare. Tanto che il bar ora resta aperto dalle sei del mattino a mezzanotte, sette giorni su sette.

Cosa che prima non accadeva e il centro del paese a certe ore si spegneva insieme alle luci del locale.

Sassa e Jie hanno già familiarizzato con la storica clientela del locale. «Sono in Italia da sette anni», racconta lei , «ho lavorato in alcuni bar in Emilia e ho esperienza. Visto che abbiamo rilevato questo locale, mi sono stabilita qui con mio fratello e i nostri genitori».

Jie, invece, è in Italia da tre anni. Ma come ci si sente a cambiare continente? «Qui ci troviamo bene, se però smettono di aumentare le tasse», dice con spirito Sassa, che evidentemente è già inserita a pieno titolo nel tessuto lavorativo nazionale.

La cucina continuerà a sfornare piatti veneti. Perché ai fornelli restano intanto Ilenia e la madre, la figlia e la moglie del vecchio proprietario, pronte a sfornare le specialità apprezzate da anni dai clienti del locale.

«I miei avevano voglia di cambiare, gestivano il bar da molti anni», afferma Ilenia Pavan. Sembra che i Pavan stiano valutando se rilevare un nuovo locale altrove.

Insomma, al momento “lo Sfizio” resta l’unico locale a gestione cinese.

Ma non sarà per molto perché, a quanto pare, anche l’ex “Calderone” di Reschigliano è stato acquistato da cittadini con gli occhi a mandorla, che d’altronde hanno già rilevato numerose attività del settore ristorazione anche nella vicina Vigonza.