Bar San Fermo, no ai tavolini. Le titolari: «Un’ingiustizia»

CENTRO. La Sovrintendenza alle belle arti (che oggi si chiama Sabap) blocca gli 8 tavolini (in tutto 32 posti) che i titolari del nuovo bar San Fermo 20 avevano chiesto, già alcuni mesi fa, di mettere davanti l’ingresso del locale, gestito da due esercenti dopo l’esperienza in un altro bar in Piazza delle Erbe, a fianco del “ Nazionale”.
«In base alla legge del silenzio-assenso, i dirigenti della Sovrintendenza ci hanno detto di aspettare ancora un po’ di tempo», spiega Nicolettta Malatesta, una delle due titolari del locale. «Se si va avanti di questo passo, si rischia di arrivare alla fine dell’estate. Non capisco affatto la risposta negativa dei funzionari delle Belle Arti. Sono tantissimi i locali a Padova ad essere posizionati davanti e sotto i palazzi storici. All’interno di Palazzo Giusti, il cui progetto risale al Settecento, sono stati realizzati anche alcuni appartamenti di lusso e sono presenti anche attività commerciali. Come mai solo a noi hanno detto di no? Palazzo Giusti di via San Fermo è importante, ma non certo come quello omonimo di via San Francesco. Tra l’altro per cinque anni ho avuto i tavolini sotto Palazzo della Ragione. Perché due pesi e due misure? Chiediamo l’intervento del Comune». Immediata la risposta della giunta comunale. «Noi siamo favorevoli all’installazione dei tavolini davanti al bar 20 di via San Fermo», sottolinea l’assessore al Commercio, Antonio Bressa. «Nei prossimi giorni mi metterò in contatto con le Belle Arti, la cui sede è a Venezia».
A proposito di via San Fermo Bressa risponde volentieri anche alle accuse della consigliera Eleonora Mosco sui fiori aerei rimossi, che, ai tempi di Bitonci, erano stati sistemati sui lampioni neri.
«Nessuna rimozione per scelta politica», aggiunge l’assessore al commercio. «Li abbiamo tolti solo per sostituirli con fiori più belli e duratori. Torneranno al loro posto già tra alcuni giorni».
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