Barboni e temperature sotto zero «Agite o qui si rischia il morto»

L’assessore al sociale Vera Sodero risponde al Pd: «Applichiamo il regolamento fatto da Zanonato» Bettin rilancia: «Siamo in situazione d’emergenza. Pensiamo a chi soffre prima che alle polemiche»
Di Claudio Malfitano

La scorsa notte erano occupati solo 14 dei 41 posti disponibili all’asilo notturno. E la temperatura è scesa a zero gradi. Nonostante questo ci sono ancora persone senzatetto che dormono in strada.

Una situazione che però si è trasformata in polemica politica con un botta e risposta tra l’assessore al Sociale Vera Sodero e il segretario del Pd Massimo Bettin.

Il regolamento di Zanonato. «Il Pd chiede di superare burocrazia, stampe e stampini, perché a Padova ci sarebbero decine di senzatetto costretti a vivere al freddo per colpa di un regolamento comunale – sottolinea l’assessore Vera Sodero – Ciò che il Pd non ricorda è che quel regolamento è stato approvato nel 2003 e rivisto nel 2008 dalla giunta Zanonato. Constatiamo, ancora una volta, il fallimento di chi ci ha preceduto».

La lettera aperta. Il segretario dem risponde con una lettera aperta in cui chiede un incontro all’assessore: «Sotto zero in casi di particolare indigenza si rischia la morte. Forse siamo stati fraintesi, non si tratta di scendere sul terreno della polemica politica – scrive Bettin assieme a Margherita Colonnello – Si chiama “Emergenza freddo” perché non siamo in condizioni ordinarie e quindi si deve agire anche in deroga. È del tutto evidente che le persone non possono mai venire dopo la burocrazia se sono a rischio della vita».

«Chi ha approvato il regolamento ci pare un punto di scarso interesse – continuano i due consiglieri Pd – Intanto i letti restano vuoti con donne e uomini per strada e questo non è accettabile».

Come per i naufraghi. «Per l’emergenza freddo si è sempre applicato di fatto il principio umanitario fondamentale che è lo stesso che vige anche per i salvataggi in mare: se uno sta affogando non devo chiedergli se ha i documenti in regola, ma devo fare ogni sforzo per salvargli la vita e poi provvedere ad una verifica sul suo status», spiega il consigliere regionale Claudio Sinigaglia, ex assessore al Sociale durante la giunta Zanonato.

«Il sindaco e l’assessore anziché preoccuparsi della quantità di crocifissi e di presepi presenti nelle scuole farebbero bene ad avere chiare le giuste priorità: salvare e mettere al sicuro tutti i “poveri cristi” presenti nelle nostre strade», aggiunge il consigliere del Pd Gianni Berno.

Il barbone all’Arcella. «Ho trovato quest’uomo nella piazza della chiesa di San Filippo Neri. Ho chiamato i vigili, spero che sia stato aiutato». Èil racconto di Gigi Tarzia, esponente di «Padova civica», l’associazione nata dall’esperienza della lista di Ivo Rossi alle scorse elezioni. «È un fatto che mi ha particolarmente colpito: è la prima volta che vedo dormire un senza tetto in questa piazzetta dell’Arcella – prosegue – Ultimamente la povertà in città è aumentata. Un sindaco dovrebbe vederle certe cose».

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