Bare rotte e cattivo odore: vigili e carabinieri in cimitero

TREBASELEGHE. Carabinieri e vigili ieri mattina al cimitero di Fossalta per verificare eventuali inadempienze da parte della ditta che sta eseguendo le operazioni di esumazione ordinate dal Comune per liberare i loculi trentennali. Tutto è partito dalla richiesta di alcuni cittadini, fra cui il consigliere di minoranza Giuseppe Trevisan, che hanno avvertito fastidiosi odori provenire da un cassone e da un voluminoso sacco posizionati all’esterno del camposanto e notato due nuove grandi fosse a terra, nell’area a destra dell’ingresso. «Sono passato a trovare i miei cari e, come altri cittadini, non ho resistito al cattivo odore e alle mosche» ha lamentato Trevisan «ho scoperto così che le casse di legno tolte dai loculi erano state gettate in un cassone all’aria aperta mentre quelle di zinco infilate nel sacco accanto. Non solo: le lapidi dei defunti riesumati e riseppelliti per la completa mineralizzazione erano state accatastate in un angolo del cimitero. Siamo sicuri che corrisponderanno alla salma giusta? Ho ritenuto mio dovere reclamare almeno un’ispezione, anche perché si accertasse che le salme riseppellite fossero ben identificate».
A Fossalta , per un sopralluogo, sono arrivate le pattuglie dei carabinieri di Cittadella e dei vigili della Federazione camposampierese col vice comandante Luca Meneghini. Che hanno verificato la situazione e raccolto le dichiarazioni di un paio di cittadini e quelle degli operai della ditta locale incaricata dell’operazione.
Il sindaco Lorenzo Zanon difende l’operato della ditta. «Probabilmente lo scavo unico è stato fatto per comodità. Nessuna promiscuità fra salme, che sono state riseppellite dentro una cassa con le modalità di riconoscimento previste. Una volta coperta di terra la cassa, vi viene posata sopra la lapide di riferimento» assicura il primo cittadino, che ieri pomeriggio ha convocato una conferenza dei servizi d’urgenza con il rappresentante della ditta e l’ufficio tecnico comunale «il tutto viene poi annotato su due registri, uno relativo a lavori che vengono fatti, l’altro che registra ogni modifica apportata all’interno del cimitero, il controllo è assoluto».
Il Comune avrebbe anche emanato un’ordinanza che prevedeva la chiusura del cimitero fino alla conclusione delle operazioni e chiedeva che gli spazi interessati fossero opportunamente delimitati e protetti. Ordinanza che però non risultava nemmeno nel sito municipale. A quanto pare il camposanto è rimasto aperto nel fine settimana mentre di fatto il cassone era posizionato nel piazzale esterno. «La chiusura era prevista» spiega Zanon «per quanto riguarda il cassone, all’interno del cimitero c’è carenza di spazio. Comunque ho subito incaricato Etra di portare via tutto».
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