Basso ricostruì Loreggia Giù lo storico capannone

LOREGGIA
In demolizione lo storico capannone della Basso Costruzioni nel quartiere di via Verdi, al suo posto già si intravede la sagoma del nuovo edificio residenziale che prenderà il suo posto. La struttura artigianale che viene abbattuta fu eretta una cinquantina d’anni fa, la prima del genere in paese. Allora intorno c’era solo la campagna.
Peraltro il capannone fu realizzato da un’impresa edile anch’essa storica, quella dei cinque fratelli Basso: Onofrio, Ampelio, Marsilio, Attilio e Mario. L’impresa dei fratelli Basso, avviata dal capostipite Benvenuto, ebbe un ruolo importante nella ricostruzione di Loreggia nel dopoguerra e nel dare lavoro a tante persone contribuendo in questo modo al benessere delle famiglie.
Non solo: molti di coloro che avviarono le loro imprese negli anni successivi erano stati dipendenti dei fratelli costruttori apprendendo da loro l’arte nordestina del fare. Nel 1984 l’impresa Basso cessò l’attività ma i figli sono tutti rimasti nel settore della costruzione o dell’immobiliare. A portare avanti l’impresa edile furono i figli di Mario Basso, Diana e Oscar, i quali ereditarono pure il capannone di via Verdi. Che in questi giorni viene demolito perché non più in sintonia con l’attuale contesto residenziale e la sede trasferita altrove. Dei cinque fratelli Basso oggi sono rimasti Marsilio, 97 anni, e Attilio, di 90. L’anno scorso, a 87 anni, se n’è andato anche Mario Basso. L’abbattimento del suo capannone l’avrebbe sicuramente scosso. Così come non rimane insensibile la figlia davanti al cumulo di macerie di quello che fu il primo capannone artigianale di Loreggia.
«Non nascondo che una lacrima mi è scesa nel vedere le ruspe in azione» confessa la figlia Diana «io sono nata lì, i miei genitori si costruirono la casa a fianco. Davanti a quel piazzale ci ho passato la mia infanzia, ci ho giocato. È una tristezza apparente vederlo sparire perché faremo qualcosa di nuovo, ci miglioriamo e così la storia continua portando avanti una tradizione antica. Il mondo va avanti e non ci si può fermare, ma i ricordi rimangono nel cuore». —
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