Bcc Roma, in crescita raccolta e impieghi

PADOVA. Un capitale amministrato che si avvicina ai 3 miliardi di euro e 38 filiali in Veneto per la Banca di credito cooperativo di Roma, che aveva acquistato nel dicembre 2015 la Bcc Padovana e poi, a gennaio 2019, 10 sportelli di Banca Sviluppo.
Il colosso romano del credito cooperativo, 11,9 miliardi di euro di raccolta allargata e 7,7 miliardi di impieghi a imprese e famiglie, continua la sua crescita in Veneto a partire da un portafoglio di agenzie che per la gran parte (33 su 38) hanno sede in provincia di Padova con l’apertura di una nuova filiale in corso Milano, angolo con via San Pietro.
Un’inaugurazione alla quale hanno presenziato i vertici della banca (il presidente Francesco Liberati e il vicedirettore generale vicario Francesco Petitto) ma pure l’assessore comunale Francesca Benciolini il vicario episcopale per le relazioni con il territorio don Marco Cagol. E la Bcc di Roma in Veneto sembra trovare un’ottima sponda alla propria crescita grazie ad incrementi significativi nella partecipazione (+33% dei soci veneti in questo 2019 a quota 901) ma pure nella raccolta (+2,6% a settembre 2019 oltre quota 2 miliardi di euro) e negli impieghi, con un più 5,8% che avvicina gli investimenti della banca sul territorio alla cifra di un miliardo di euro.
«Il Veneto e Padova nella fattispecie» spiega Francesco Liberati, presidente di Bcc Roma «si stanno rivelando un territorio di estremo interesse per noi: qui lavoriamo molto sia con le imprese che con le famiglie. Solo nei primi 9 mesi di quest’anno ad esempio abbiamo sviluppato 140 milioni di euro di mutui e prestiti chirografari, il 45% dei quali alle imprese e il 55% alle famiglie. Un rapporto ben diverso da quello medio che si attesta su un 80% in favore delle famiglie».
Durante l’inaugurazione di una filiale green sia nei materiali sia negli impianti, il tema delle eventuali aggregazioni del sistema del credito cooperativo in Veneto non è stato trascurato.
«Dal 1990 ad oggi» ha ricordato Liberati «la Bcc Roma ha aggregato 21 diverse banche di credito cooperativo presentandosi agli appuntamenti di bilancio sempre con la consueta solidità e capacità d’investimento. Una forza che si avvale anche della collaborazione con territori che nel caso Veneto offrono grandi spunti di sviluppo. Anche ora siamo a disposizione del Gruppo Iccrea qualora si dovessero verificare ulteriori operazioni di aggregazione». —
R.S.
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