“Bennet”, l’insegna distrae dalla guida e dev’essere ridotta

Il contenzioso tra il Comune di Megliadino San Fidenzio e il supermercato ora dal Tar finisce al Consiglio di Stato
Di Nicola Cesaro
18.09.2013 La scritta Bennet al Centro Commerciale Megliadino (ancora senza T da molti mesi) ph. Zangirolami
18.09.2013 La scritta Bennet al Centro Commerciale Megliadino (ancora senza T da molti mesi) ph. Zangirolami

MEGLIADINO SAN FIDENZIO. Quelle insegne, lassù, non ci devono stare. È un curioso braccio di ferro quello che sta tenendo occupati il Comune di Megliadino San Fidenzio e la catena di supermercati Bennet. Oggetto del contendere sono le vistose insegne pubblicitarie che sponsorizzano il Bennet e che sono installate su un lato del centro commerciale Megliadino. La vicenda è finita persino al Tar e al Consiglio di Stato, e non ha trovato ancora una soluzione definitiva. Tutto parte lo scorso 29 gennaio, quando il Comune diffida la catena a rimuovere entro dieci giorni gli impianti pubblicitari, posti sul tetto del centro commerciale, che riportano la scritta “Bennet” . Le tre insegne (la principale è anche orfana da tempo della lettera “t” ) vengono considerate troppo grandi e pericolose per chi transita lungo la provinciale. L’invito del Comune è nato da una segnalazione di una parte di proprietà del complesso commerciale: l’ente ha dovuto così verificare la regolarità degli impianti.

Sull’irregolarità delle insegne si sono spesi anche un verbale della Polizia Megliadina e pure un parere del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Di contro il Bennet (difeso agli avvocati Alfredo Bianchini e Marco Sica di Venezia) ha deciso di ricorrere al Tar, esibendo il nulla-osta rilasciato da Veneto Strade. Il Comune, a sua volta, ha deciso di resistere in giudizio affidandosi agli avvocati Michele Greggio e Gabriele Roveran.

L’11 luglio il Tar del Veneto ha però respinto il ricorso del Bennet, invocando in particolare l’articolo 48 del regolamento di attuazione del Codice della strada: la norma prevede infatti che, in caso di esercizi commerciali con facciate estese oltre i 100 metri quadri, le insegne possano arrivare ad un’estensione che però non superi i 50 metri quadri. Oltre quella soglia, c’è il rischio che venga meno l’attenzione degli automobilisti che si trovano a passare a ridosso della pubblicità, vuoi per la luce degli impianti o per le dimensioni stesse.

La bagarre non è tuttavia ancora finita, visto che il Bennet ha deciso di rivolgersi al Consiglio di Stato.

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