Bidelli, 157 posti ancora vuoti nelle scuole padovane

Ieri le assegnazioni ai supplenti. L’organico è di 1.810 collaboratori scolastici per la nostra provincia
TOME' - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - OPERATORI SCOLASTICI IN PROVVEDITORATO
TOME' - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - OPERATORI SCOLASTICI IN PROVVEDITORATO

PADOVA. Su un organico complessivo di diritto di 1. 810 bidelli nelle scuole padovane di ogni ordine e grado (in tutto 107.000 studenti) ne mancano ancora 157.

La cifra non tiene conto dei collaboratori scolastici, che devono essere assunti dai singoli presidi in base alle risorse aggiuntive arrivate dal governo a tutte le scuole per far rispettare le norme anti-covid.

Intanto ieri mattina sono stati assegnati in presenza i posti residui per le supplenze annuali al personale Ata, che hanno superato i 24 mesi di lavoro. Su 43 convocati, in stragrande maggioranza bidelli, se ne sono presentati solo 6.

Tutti rigorosamente in mascherina e con gel igienizzanti a portata di mano. Sembrava una rinuncia di massa per paura del Covid e, invece, dopo una capillare verifica da parte dei funzionari del Provveditorato agli Studi, si è scoperto che i 37 che non si sono presentati erano stati già nominati in altri profili del settore Ata. Ad esempio cuochi e guardarobieri.

Tra chi si è presentato per accettare l’incarico annuale di collaboratore anche Luca Bucciaglia, originario di Sparanise, in provincia di Caserta e la padovana Paola Carraro. Entrambi hanno scelto una scuola di Codevigo. «Ho lavorato un anno a Chivasso e due anni a Padova», sottolinea Luca, «Per me non è stato facile lasciare la famiglia al sud. Il mio stipendio è di circa 1.100 euro. Sono pochi soldi, ma è pur sempre meglio che restare in Campania, dove i posti di lavoro si vedono solo con il cannocchiale».

Tra i sindacalisti presenti Tiziano Sandonà della Cisl, Loris Bortolazzi della Uil, Savino Segalla della Cgil ed Alessandro Tonello dello Snals. «La realtà scolastica a sei giorni dalla riapertura delle scuole è sotto gli occhi di tutti», osserva Loris Bortolazzi, «I primi giorni di scuola rappresentano una pesante incognita. Tutto è possibile, ma, difficilmente, nei plessi scolastici, lunedì prossimo ci saranno tutti i docenti e il personale Ata che mancano. Non per questo, però, i sindacati di categoria stanno assumendo un atteggiamento ostativo nei confronti del Ministero dell’Istruzione e del Governo, come va sostenendo da parecchi giorni la ministra Lucia Azzolina».

La Flc-Cgil sostiene che il sindacato non sta conducendo nessun tipo di battaglia contro la Ministra targata 5 Stelle, ma è solo interessata a sollecitare percorsi giusti per venire incontro ai reali bisogni degli studenti, delle famiglie e del personale scolastico. —
 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova