Biennale, esposte due opere del padovano Marco Barison

PADOVA. Due rappresentazioni pensate per l'estero, esposte oltreoceano nella città di Chicago, tornano in Italia presso la Mostra Internazionale Venezia Luci e Colori dell’Arte.
I due lavori monocromatici su tavola portano la firma del padovano Marco Barison e sono stati realizzati con un processo a vernice industriale. Sono esposti in occasione della Biennale Internazionale di Architettura, a Palazzo Albrizzi Capello, sede del Padiglione del Guatemala della Biennale di Architettura 2018, con il Patrocinio dell’Associazione Culturale italo-tedesca e del Goethe Institut di Venezia.
Marco Barison è un astrattista che articola i suoi lavori tra pittura, installazioni, digitale e ready-made. La sua ricerca stilistica nasce negli anni 80 tramite arte figurativa, per poi volgere all’astrattismo, sviluppandosi fino ad incontrare la guida del maestro Nicola Zamboni, noto scultore e docente all'accademia di Belle Arti di Brera in Milano. Barison espone in spazi e gallerie, musei privati e pubblici in Europa, tra Italia, Spagna, Francia, Belgio e Germania, e oltreoceano a Miami e Chicago, in America.
Barison decide ora di superare il convenzionale astrattismo, contestando ancora una volta la tradizione e il sistema imposto, per dedicarsi a un’estrema semplificazione come risultato di un processo complesso. Tale semplicità espressiva consiste nell’assenza completa di immagine, il grado zero, determinato dalla totale monocromia della rappresentazione; questa tecnica è descritta col nome di post astratto a grado zero e sarà presentata per la prima volta in Italia a Palazzo Albrizzi Capello, a Venezia, fino al 7 settembre 2018.
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