Biennale: onde di luce colano sui canali di Venezia

VENEZIA. Per l’ottava volta l’artista veneziano dai pluringuismi espressivi Marco Nereo Rotelli sarà ospite della Biennale all’interno del Padiglione Venezia.
L’esposizione monografica curata da Stefano Zecchi sotto la survisione artistica di Beatrice Mosca prevede come fil rouge il tema dell’artigianato di lusso, attraverso un’espressione artistica che presenterà l’inedita installazione realizzata in crystalexe, un vetro tecnico capace di render visibile il magico nesso tra artigianato, ricerca scientifica e pensiero-arte.

L’installazione di Marco Nereo Rotelli, dedicata all’acqua di Venezia e alla magia dei suoi riflessi, nata grazie alla ' scoperta del crystalexe, ha consentito l’ingrandimento su massima scala di uno scatto fotografico, per la creazione di un immagine ambientale omnicomprensiva, origine di grande coinvolgimento e sconvolgimento insieme.
Grazie al sapiente rapporto di lavoro, ricerca, sfida e amore verso la luce, divenuta da anni firma che contraddistingue l’opera di Rotelli , il visitatore verrà avvolto dall’ atmosfera di una Wunderkammer trovandosi catapultato in una stanza rievocativa della città di Venezia, attraversata da canali in cui l’acqua si fa luce e la luce si fa a sua volta bellezza, mentre i riflessi dei movimenti ondulanti riflettono, pluripotenziata, l’anima della città
A Venezia scrisse Brodskij, è come se lo spazio fosse consapevole della propria inferiorità rispetto al tempo e gli rispondesse con l’unica proprietà che il tempo non possiede: la bellezza.
Rotelli propone così in Biennale, attraverso la fluidità delle immagini ed i mille riflessi di luce, un idea di spazio per la bellezza praticabile e fruibile, sottolineando attraverso la sua espressione artistica quel processo di straniamento in cui e' possibile nominare le cose e trasformare il significato tradizionale all’interno di una rinnovata e stravolta forma di significante.
Entrare nello spazio espositivo di Rotelli sarà un camminare sull’acqua di luce in quell’esperienza di rapimento metatemporale ove forse si sarebbe tentati di riscrivere un nuovo capitolo alla seducente opera di Thomas Mann, per darne un nuovo titolo “vita a Venezia” .
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