Billa vende a Conad: 170 lavoratori rischiano il posto

PADOVA. Conad subentra a Billa e 170 lavoratori del centro direzionale e di smistamento di Carmignano di Brenta rischiano il posto. Gli altri 166 lavoratori occupati in provincia di Padova sono invece già sicuri del cambio di casacca. Resta qualche dubbio sull’integrativo che tuttavia anche Billa aveva già stracciato e ora difficilmente riproporrà.
Domani a Mestre, nella sede della Cgil, dovrebbero sciogliersi tutti i nodi relativi al passaggio di commesse, cassiere e magazzinieri dei punti Billa-Gruppo Rewe - con sede a Colonia in Germania - alla società Conad, che invece fa capo a Forlì.
In quell’occasione, i rappresentanti regionali di Fisascat-Cisl, Filcalms-Cgil ed Uiltucs Uil, Maurizia Rizzo, Adriano Filice e Luigino Boscaro, con i colleghi provinciali tra cui Michele Zanella, Fabio Paternicò e Daniele Salvador, conosceranno, in tempo reale se, effettivamente, all’interno del passaggio dei supermercati Billa alla società consortile romagnola, i lavoratori manterranno tutti i diritti sindacali acquisiti fino ad oggi.
I lavoratori in tutta la regione sono 859. Il gruppo più numeroso si trova in provincia di Venezia, dove sono 250. Sono quelli che attualmente lavorano nei 5 punti vendita di Venezia (San Polo, Cannaregio, Santa Croce, Dorsoduro e Lido), in corso del Popolo a Mestre e a Sottomarina.
I padovani sono 166. Sono occupati nei Billa di Carmignano (esclusi i dipendenti del settore amministrativo e gli addetti alla logistica, in tutto 170 persone), Cittadella, Este, Legnaro, Ponte San Nicolò, San Martino di Lupari e Padova (via Crescini e via Facciolati). Quello di via Chiesanuova, invece, è stato acquisito da Alì Market. A Treviso, i lavoratori sono 111 tra capoluogo (nelle vie Terraglio, IV Novembre e Risorgimento), Castelfranco e Valdobbiadene. A Belluno, il punto vendita è uno solo (19 occupati). A Rovigo i dipendenti occupati nelle filiali di Porto Tolle, Porto Viro e Taglio di Po sono 73. Infine quelli delle sedi delle province di Vicenza e di Verona sono 240.
I vertici della Conad hanno già comunicato che non ci saranno problemi per il passaggio diretto nei propri supermercati, che a tutti sarà applicato il contratto nazionale della categoria e che sarà anche erogato a ciascun lavoratore il Tfr maturato, senza danni agli scatti d’anzianità.
«Sulla carta non ci dovrebbero essere problemi» osserva Michele Zanella, della Cgil «a noi, però, non sta bene che il Gruppo Billa abbia disdetto i contratti integrativi e che, nel lungo elenco dei lavoratori che saranno targati Conad non ci siano i circa 70 dipendenti della sede amministrativa di Carmignano di Brenta. Domani - prosegue - cercheremo di salvaguardare anche il posto di lavoro degli addetti al polo della logistica per il Nordest, con sede sempre a Carmignano, dove sono occupati cento persone».
In merito a quando ci sarà effettivamente il cambio di insegna e, ovviamente di prodotti, l’accordo sindacale prevede un periodo piuttosto lungo, che va da metà ottobre alla fine di marzo del prossimo anno.
Quindi i supermercati non cambieranno proprietà tutti contemporaneamente.
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