Biogas sfruttando la barbabietola

Sarà realizzato dalla società proprietaria dello zuccherificio

PONTELONGO

Un impianto a biogas alimentato con i cosiddetti co-prodotti (melasso e polpe essiccate) derivati dalla barbabietola da zucchero e destinati sino ad ora principalmente all'alimentazione animale. Sarà realizzato dalla società Co.Pro.B., proprietaria dello zuccherificio, nel terreno di sua proprietà collocato vicino allo stabilimento, lungo l’argine del Bacchiglione. L’impianto servirà a produrre energia elettrica per lo zuccherificio, anche se l’operazione potrebbe avere risvolti positivi su più ampia scala. La Co.Pro.B. ha presentato il progetto a tutto il Consiglio comunale che, valutando la bontà dell’opera, ha votato all’unanimità il cambio di destinazione d’uso di una parte del terreno interessato, agevolando l’iter per la realizzazione dell’impianto.

« Si tratta del primo impianto a biogas – spiega l’assessore Roberta Bruscaglin – che sarà realizzato nel nostro territorio comunale. Collocato in un’area decentrata del paese, sarà un impianto che comunque, vista la natura del combustibile utilizzato, sarà anche poco impattante sull’ambiente in termini di emissioni nocive e maleodoranti».

Da una stima della Co.Pro.B. l’utilizzo “in casa” dei sottoprodotti della lavorazione della barbabietola toglierà dalle strade oltre settecento mezzi pesanti l’anno, normalmente destinati al trasporto delle polpe. Una riduzione dei costi della logistica per l’azienda, ma con un risvolto positivo anche per la comunità, che vedrà diminuire il traffico pesante. «A lungo termine – aggiunge l’assessore – ci potrebbero essere dei benefici per l’intero paese perché, con l’impianto a regime, una parte della produzione potrebbe essere utilizzata per riscaldare strutture pubbliche, come ad esempio gli impianti sportivi». La scelta di puntare su questi impianti è comunque chiara: cercare di arrestare l’abbandono della coltivazione della bietola rendendola nuovamente remunerativa, grazie ad impieghi alternativi a quello della produzione di zucchero.

Alessandro Cesarato

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova