Bitonci è ancora papà, giovedì è nato il piccolo Antonio

PADOVA. Stavolta il fiocco sarà sicuramente verde. È nato Antonio, figlio dell’ex sindaco leghista Massimo Bitonci e della deputata trevigiana (sempre del Carroccio) Marica Fantuz, anche lei già prima cittadina di Meduna di Livenza. Il parto è avvenuto giovedì mattina alle 7.40.
Il toccante annuncio è stato dato attraverso la pagina Facebook personale della parlamentare. «Il 21 maggio, dopo la mezzanotte, tutti gli alberi della terra emettono leggere vibrazioni. In pratica prendono a cantare. Stradivari lo sapeva e tagliava gli abeti di risonanza quella notte. Ecco perché la voce dei suoi violini è inimitabile. Perché in una notte di maggio gli alberi cantano. E si possono sentire», parole tratte dal libro di Mauro Corona “I fantasmi di pietra”.
I neogenitori sono stati presi d’assalto dalle congratulazioni di amici, cittadini e autorità. «Congratulazioni a mamma e papà e un abbraccio immenso al piccolo» è intervenuta l’assessore regionale Elisa De Berti. «Evviva, congratulazioni a mamma e papà e benvenuto Antonio» ha scritto Martin De Valter, consigliere comunale a Portobuffolé. Tanti i messaggi anche di semplici militanti o elettori della Lega.
Nessun annuncio invece nel profilo dell’ex sindaco, che è sempre stato molto riservato sulla sua vita privata e già padre di due figli. Ma certo sono momenti di gioia anche a Cittadella, dove Bitonci vive quando non è impegnato nella Capitale. In realtà gli impegni politici lo trattengono sempre più spesso a Roma, nonostante sia presidente regionale della Lega. Dopo l’esperienza da primo cittadino a Padova, infatti, Bitonci è stato sottosegretario all’economia nel primo governo Conte. Dopo il cambio di maggioranza è rimasto un punto di riferimento alla Camera per tutti i deputati leghisti, grazie alla sua lunga esperienza politica (era senatore prima di diventare primo cittadino a Padova). E tra la grande aula e il transatlantico a Montecitorio sarebbe nata la relazione tra i due deputati leghisti, uniti certamente dalla grande passione politica. E adesso anche da Antonio, il nome del Santo simbolo della città. —
r.c.
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