Bitonci guida l’assalto di Lega e Fi
C’è un solo caso di amministratore leghista a Palazzo Moroni: Romano Tiozzo nel 1995 fu assessore della Lega Nord in una delle prime giunte Zanonato. Altri tempi.
Oggi ci prova Massimo Bitonci a guidare l’assalto del centrodestra a Palazzo Moroni, per la prima volta coalizzato su un candidato del Carroccio. Commercialista di 48 anni con l’esperienza amministrativa di primo cittadino a Cittadella per due mandati, è attualmente capogruppo della Lega al Senato. Si dice pronto a lasciare la «grande politica» di Palazzo Madama per prendere il timone di Padova nel nome della sicurezza e della lotta al degrado.
Si presenta con la lista civica “Bitonci sindaco”, che ha nel vicepresidente uscente della Provincia Roberto Marcato il capolista. Tra i candidati anche Luisa Serato, già presidente del consiglio provinciale. Croce rossa su campo bianco per il simbolo di “Prima Padova”, altra lista di sostegno con a capo Gianfranco Destro, presidente del Tennis Patavium.
A guidare la lista della Lega Nord è invece Fabrizio Boron, presidente uscente del quartiere 6. Seguito dalla pasionaria leghista Mariella Mazzetto, da sempre “record-woman” del Carroccio in città. In lista anche l’assessore provinciale Leandro Comacchio e il vicesegretario cittadino Pierfilippo Pavanini.
È il broker Nicola Lodi, già designato al ruolo di vicesindaco in caso di vittoria di Bitonci, a guidare la lista di Forza Italia, per la prima volta senza un suo candidato sindaco. In testa anche due consiglieri comunali uscenti: Matteo Cavatton e Carlo Pasqualetto. In lista l’ex presidente del quartiere Centro Filippo Frattina.
A sostegno di Bitonci anche la lista “Fratelli d’Italia - Alleanza Nazionale”, guidata dall’ex assessore regionale Raffaele Zanon e dal consigliere comunale uscente Vittorio Aliprandi, protagonista di vivaci polemiche negli anni scorsi per le sue dichiarazioni.
Infine a chiudere la coalizione del centrodestra c’è la lista Cappelli - Aua, cioè “Associazione utenti auto”, guidata dallo stesso Adolfo Cappelli, carismatico rappresentante degli automobilisti.
Deluso dai partiti che «non premiano chi lavora e raccoglie consensi», tenta la corsa solitaria a sindaco Alberto Salmaso, ex capogruppo del Pdl in consiglio comunale. Un’«idea folle» che si è concretizzata con due liste “Idea Padova” e “Idea Sanità”: formazioni composte da giovani appassionati di politica ma senza esperienze amministrative, la seconda più orientata al mondo del sociale e della sanità.
Infine l’unico esponente dell’estrema destra è Bruno Cesaro, già candidato nel 2004. La sua lista è Padova Sociale e presenta 22 candidati, guidati da una giovane di 27 anni: Elena Bertocco.(c.mal.)
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