Blitz anti accattoni, espulso venditore di rose

Il pakistano è l’unico finito nella rete della Polizia locale, ma la preoccupazione dei commercianti resta
MALAGOLI-FOTO PIRAN-ABANO TERME ELEMESINA EXTRACOMUNITARI ZONA PEDONALE
MALAGOLI-FOTO PIRAN-ABANO TERME ELEMESINA EXTRACOMUNITARI ZONA PEDONALE

ABANO TERME. Blitz sabato sera da parte della Polizia locale di Abano contro gli accattoni e i venditori abusivi.

Gli agenti si sono mossi nell’isola pedonale e più precisamente nel Parco termale urbano e in piazza Sacro Cuore. «Abbiamo notato un solo venditore abusivo», rivela la comandante della Polizia locale di Abano Francesca Aufiero. «Si trattava di un venditore di rose di origine pakistana, di 54 anni. Era sprovvisto del permesso di soggiorno. L’uomo è arrivato in Italia nel 2007 e nel 2009 gli era stato negato il rinnovo del permesso che gli era stato concesso a Roma. Per anni questa persona ha in definitiva girato per l’Italia da irregolare. Abbiamo quindi provveduto a denunciarlo, informando la Questura che ha emesso il decreto di espulsione dal territorio italiano».

Il primo blitz eseguito dagli agenti della Polizia locale di Abano non ha poi dato altri risultati rilevanti. «Sabato sera non abbiamo visto accattoni e nemmeno venditori abusivi di giocattoli», dice la comandante. «Ci siamo mossi in cinque, entrando in azione a sorpresa imboccando strade secondarie. Ci siamo spostati senza cappello in modo tale da non essere facilmente identificati, dividendoci in gruppetti in modo tale da monitorare il territorio in maniera completa».

Eppure tra i commercianti permane la preoccupazione per la presenza degli accattoni, che importunano i passanti e i turisti nell’isola pedonale e nei pressi della chiesa del Sacro Cuore durante gli orari delle messe. Al momento gli habituè dell’isola pedonale sono 4-5 accattoni, segnalati più volte alla municipale da parte degli esercenti aponensi. «Nei prossimi giorni faremo altri blitz, a orari e in giorni diversi», svela Aufiero. «La nostra intenzione è di monitorare il territorio, come del resto stiamo già facendo». (f.fr.)

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