Blitz dei carabinieri del Nas nelle case di riposo

Mense, cibi, farmaci: venti strutture controllate da cima a fondo a Padova e provincia: rischio sanzioni

PADOVA. Venti case di riposo controllate da cima a fondo, dalle modalità di preparazione dei cibi, alla somministrazione dei farmaci, per finire con i titoli professionali di ogni singolo dipendente in servizio. I carabinieri del Nas di Padova hanno avviato un’attività di ispezione nei centri per anziani delle province di Padova, Verona e Vicenza. La fase di verifica, iniziata nel mese di agosto, sta per concludersi. Successivamente prenderanno il via gli accertamenti, da cui potrebbero scaturire sanzioni e provvedimenti di ordine penale.

Tra Padova e provincia, dunque, sono venti le strutture controllate da cima a fondo. L’attività è stata svolta per verificare il trattamento degli ospiti anziani in ogni singola realtà. Sotto la lente d’ingrandimento anche la gestione dei registri e il modo in cui vengono gestite determinate situazioni di convivenza tra anziani.

In primo piano anche il controllo della qualità dell’assistenza, sia sanitaria che infermieristica, e il cambio delle lenzuola nelle stanze. Per rendere possibile una verifica completa sono stati eseguiti numerosi blitz anche nelle ore notturne, in modo da cristallizzare la situazione reale.

Ora l’attività si sposta all'interno degli uffici dei carabinieri coordinati dal maggiore Pietro Mercurio. Tutto ciò che è stato rilevato sul posto sarà oggetto di precise verifiche con la normativa vigente e con ciò che è previsto dalle disposizioni regionali. Molte carenze si trasformeranno in sanzioni, sia amministrative che penali. La scelta delle strutture da sottoporre ai controlli è stata fatta sulla base delle segnalazioni giunte negli ultimi anni, sia dai parenti degli ospiti, sia da gente che frequentava, a vario titolo, i centri di assistenza per anziani.

L’attività, gestita a livello nazionale, è stata concentrata nel mese di agosto perché è in questo periodo che si rischiano i disservizi. Con le ferie da smaltire, infatti, il numero degli operatori in servizio cala sensibilmente e quindi è possibile che qualcosa non funzioni al meglio. L’interesse dei carabinieri del Nas, che dipendono dal Ministero della Salute, è che non si scenda sotto una determinata soglia per quel che riguarda la qualità del servizio.

Ultimamente è stato introdotto anche il controllo dei pazienti autosufficienti e non autosufficienti, per cui la Regione Veneto emana contributi assistenziali a favore delle varie strutture. (e.fer.)

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