Boaretto confermato per il secondo mandato a Federalberghi Terme

In agenda l’adattamento dei contratti alle tipologie aziendali E ancora il contrasto all’abusivismo e la revisione della Tari



Si è tenuta giovedì l’assemblea dei Soci di Federalberghi Terme Abano Montegrotto che ha visto la conferma come presidente per il secondo mandato di Emanuele Boaretto, l’architetto titolare dell’Hotel Millepini Terme di Montegrotto. A comporre il consiglio di amministrazione, oltre a Boaretto e a Gianluca Bregolin (Hotel Marco Polo), saranno Aldo Buja (Hotel Terme Ariston Molino), Gianluca Maregotto (Hotel Aqua), Luca Tognin (Hotel Terme Neroniane e Europa), Umberto Carraro (Hotel Terme Panoramic Plaza), Carlo Pastorello (Hotel Terme Esplanade Tergesteo, Augustus, Petrarca), Simone Campaci (Hotel Terme Belsoggiorno). Revisori dei Conti saranno Edoardo Trolese e Rocco Sbriziola, con Marco Poletto come supplente.

I contratti di lavoro, la ricerca scientifica, il contrasto all’abusivismo, l’urbanistica e la viabilità, la tassazione sugli immobili, la revisione delle rendite catastali, la diminuzione di Imu, Tasi, Tari, imposta di soggiorno, diritti d’autore: questi gli obiettivi di Boaretto per il prossimo triennio. Resta centrale il tema della ricerca scientifica termale. Sia al fine del mantenimento del termalismo all'interno dei livelli essenziali di assistenza, sia per valorizzare ulteriormente la termalità nei confronti delle patologie reumatiche e osteoartrosiche.

«Continueremo ad adoperarci per l’adattamento dei contratti di lavoro alle specifiche tipologie aziendali», spiega lo stesso rieletto presidente della categoria della quale fanno parte una sessantina di albergatori, «per adeguare il mercato del lavoro e svincolarlo dal periodo di apertura degli hotel, come avviene in altre parti d’Italia; la ricerca scientifica, con innovazione, idee, conoscenze, formazione grazie al lavoro del Centro Studi Termali Pietro d’Abano per il quale ci stiamo concentrando sull’accesso ai fondi pubblici destinabili alla ricerca; il contrasto all’abusivismo che vuole per uno stesso mercato, le stesse regole; le attività di rappresentanza nella difesa degli interessi della categoria; l’urbanistica e la viabilità, sollecitando un confronto con la categoria per valutare impatti ed eventuali disequilibri al tessuto esistente; la tassazione sugli immobili ed il suo peso insostenibile, soprattutto se rapportato al pagamento di strutture chiuse o vuote. L’associazione si impegnerà nella revisione delle rendite catastali, nella diminuzione delle aliquote Imu e Tasi, oltre che della Tari, tassazione iniqua poiché commisura il prelievo su criteri presuntivi e potenziali e non sulla reale quantità di rifiuti prodotta, nella riconsiderazione dell’imposta di soggiorno, sostenendo che non meno del 50% deve essere investito in promozione ed il restante gettito per accoglienza ed eventi; un accordo migliorativo a livello nazionale con i rappresentanti del diritto autorale affinché sia tutelato anche il diritto degli albergatori». —



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