Boaretto soddisfatto della nuova Federalberghi

ABANO TERME. Il presidente dell’ormai ex Assoalbergatori, Emanuele Boaretto, si dice soddisfatto delle adesioni date dai colleghi alla nuova associazione, Federalberghi Terme Abano Montegrotto. «Sono già 57 gli albergatori che hanno presentato la loro adesione a Federalberghi Terme Abano Montegrotto», spiega Boaretto. «Risultato importante la conferma del 92% dei precedenti soci dell’Assoalbergatori, se si considera che si inizia già con il 65% dell’imprenditoria del bacino termale euganeo ancor prima della presentazione ufficiale della nuova Federalberghi che avverrà a breve».
Alla nuova associazione non hanno ancora aderito nomi di spicco come il vicepresidente dell’Assoalbergatori Umberto Carraro, l’ex presidente dell’associazione Gianluca Bregolin, oltre che Aldo Buja, Giuseppe Bregolin e Francesco Campaci. «Un minimo numero di imprenditori ci ha espresso la loro volontà di valutare le attività di questa nuova forma associativa prima di aderirvi, espressione legittima e del tutto coerente con lo scopo di coesione che vogliamo darci e con il quale vogliamo iniziare i lavori. Il progetto è ambizioso, coinvolgente, ma soprattutto strategico per il nostro territorio, in quanto si propone un dialogo costruttivo già iniziato tra i più importanti attori: le linee di sviluppo del progetto proposto e che sarà delineato nel dettaglio dal nuovo consiglio direttivo, prevedono una collaborazione con Confcommercio Padova per quanto concerne i servizi (nuove linee di credito per le imprese e grandi opportunità per la formazione finanziata tra le principali novità) e con l’Associazione Veneziana Albergatori per quello che riguarda il brand (alla Bit saremo le Terme di Venezia in uno spazio condiviso con i colleghi veneziani) e le relazioni regionali. La nuova associazione sarà più snella, più efficace, meno costosa, con maggiori relazioni e riproporrà, attraverso il Centro Studi, il ruolo primario della cura fangoterapica termale di qualità, come elemento distintivo e di competizione per il futuro. Questo secondo una pianificazione del bacino euganeo intrapresa a quattro mani tra l’imprenditoria alberghiera e il commercio, ma che sia fin dagli albori aperta ad ogni spinta propositiva e che vada nella direzione di coltivare al meglio una cultura turistica e termale euganea».
Federico Franchin
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