Boato nella notte, tetto squarciato da un blocco di ghiaccio

Per polizia e vigili del fuoco a frantumare le tegole potrebbe essere stata l’acqua sganciata da un aereo, solidificatasi a basse temperature. Esclusa l’ipotesi meteorite
La casa della Guizza con i danni ben visibili sul tetto
La casa della Guizza con i danni ben visibili sul tetto

Il boato è stato preceduto da un sibilo. Uno squarcio nel cuore della notte. Un oggetto in caduta libera in grado di polverizzare un metro quadrato di tegole sul tetto di una bifamiliare e di scheggiare una trave del solaio. Polizia e vigili del fuoco ieri mattina hanno studiato da vicino questo “caso” per quasi cinque ore, con tanto di rilievi della Scientifica. Sentire parlare i pompieri di possibili “frammenti di meteorite” o di “blocco di ghiaccio” staccato all’improvviso da un aereo sembra fantascienza. Tuttavia, è la scienza a fornire l’ipotesi più attendibile: potrebbe essere stata una Megacriometeora.

Lo squarcio sul tetto provocato dalla caduta del blocco di ghiaccio
Lo squarcio sul tetto provocato dalla caduta del blocco di ghiaccio

L’oggetto misterioso è piovuto dal cielo intorno a mezzanotte e ha colpito la casa al civico 5 di via Fogazzaro, in zona Guizza. Chi ci abita pensava fossero i ladri e con questo timore nessuno si è azzardato a mettere il naso fuori dalla finestra. Con la luce del giorno il danno è apparso in tutta la sua reale dimensione. Le schegge delle tegole sono volante fino a venti metri di distanza. È bastato poi salire sul tetto per vedere il buco rimasto.

La rotta dell'aereo Etihad volato su Padova alle 00.45, l'orario dell'impatto
La rotta dell'aereo Etihad volato su Padova alle 00.45, l'orario dell'impatto

Non sapendo che fare i padroni di casa hanno segnalato la vicenda ai vigili del fuoco, chiedendo subito un sopralluogo. Di lì a poco sono arrivati anche gli agenti della Questura.

Il dato inequivocabile è che non ci sono segni di combustione sul tetto: un particolare che consente di escludere l’ipotesi dell’esplosione e forse anche del “frammento di meteorite”.

L’altro scenario su cui gli investigatori stanno provando a ragionare è il distacco di un pezzo di ghiaccio da un aereo in volo. Non essendo rimasto alcun segno magari è caduto qualcosa che poi si è sciolto, dicono poliziotti e vigili del fuoco. Il sito Flightradar24 mostra che intorno a mezzanotte e tre quarti sui cieli di Padova è transitato un aereo cargo della Etihad partito da Abu Dhabi e diretto a Milano.

In ogni caso il fenomeno che al momento sembra più attinente è quello della Megacriometeora, un blocco di ghiaccio che si forma solo in circostanze atmosferiche insolite, per esempio con il cielo sereno. “A volte sono chiamate chicchi di grandine giganti ma esse non necessitano delle presenza di temporali per formarsi”, scrive Wikipedia. Nell’enciclopedia multimediale si spiega poi che le Megacriometeore sono a volte scambiate per meteoriti perché possono creare piccoli crateri sul punto d’impatto col suolo. Nel capitolo riservato a questo particolare fenomeno atmosferico si fa anche riferimento all’ipotesi diffusa del blocco di ghiaccio che si stacca da un aereo: “I pezzi di ghiaccio che occasionalmente cadono dagli aerei hanno un ben visibile colore azzurro dovuto ai disinfettanti usati”. E sul tetto di via Fogazzaro la Scientifica non ha rilevato nulla di tutto ciò.

e.ferro@mattinopadova.it

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