Bocciato dal Tar il ricorso dei vivaisti contro il Comune

CAMPOSAMPIERO. Arriva la sentenza del Tar Veneto sulla questione Pd Plants: respinto il ricorso della ditta di via Straelle e della Pd Flor contro il Comune e la Regione per l’annullamento dell’ordin...
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 20.03.2014.- Pontile del TAR "Impiccato".-
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 20.03.2014.- Pontile del TAR "Impiccato".-

CAMPOSAMPIERO. Arriva la sentenza del Tar Veneto sulla questione Pd Plants: respinto il ricorso della ditta di via Straelle e della Pd Flor contro il Comune e la Regione per l’annullamento dell’ordinanza del 15 ottobre 2012 di demolizione e di ripristino della destinazione agricola delle serre e, tra gli altri provvedimenti, della delibera del Consiglio comunale del 31 dicembre dello stesso anno di mancata approvazione della scheda progettuale urbanistica con cui si chiedeva l’autorizzazione alla attività florovivaistica. In sostanza, le ditte florovivaistiche, di Carla Bassi e Pierantonio Rigobon e della figlia Valentina Rigobon, non erano autorizzate all’attività commerciale di vendita piante accertata nelle serre di via Straelle, costruite su area agricola destinata all’attività del vivaio; tutto era partito dalla denuncia di questa irregolarità alla Procura, fatta da Guerrino Ruffato. Già nel Consiglio comunale il sindaco Domenico Zanon, che sul sito ha espresso la propria soddisfazione per la «riconosciuta legittimità dell’operato dell’amministrazione comunale», aveva ricordato che «non è in discussione l’attività dell’azienda, che però deve essere svolta nella legalità. Di fronte a delle illiceità, non possiamo approvare la scheda progettuale che si riferisce a una richiesta di attività florovivaistica e non commerciale, come accertata in presenza anche di un abuso edilizio (una pavimentazione)». Le 2 aziende della famiglia Rigobon, assistite dagli avvocati dello studio Domenichelli di Padova, avevano presentato immediatamente ricorso al Tar contro l’ordinanza e la delibera del Consiglio, ricorso che è stato considerato in parte «inammissibile» e per la restante parte è stato «respinto». «Ma non finisce qui», precisa la titolare Carla Bassi, «faremo appello e difenderemo la nostra attività e i nostri lavoratori». Uno degli avvocati, Giovanni Ferasin, conferma che «verrà presentato appello al Consiglio di Stato che già entro 2 mesi dovrà esprimersi sulla sospensiva della sentenza». Non si procederàm, per il momento, con la demolizione delle serre; «anche perché siamo convinti che il presupposto dell’ordinanza sia venuto meno, in quanto la Pd Plants attualmente svolge tutta la propria attività commerciale a Borgoricco e non certo nelle serre di via Straelle». (fra.z.)

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