«Boicottate le casse automatiche»

Diventano sempre più numerosi i supermercati in cui, a fianco delle casse tradizionali, vengono installate le cosiddette self scanning. Ossia casse fai da te, dove il consumatore si fa il conto della spesa e la paga da solo senza il bisogno dell’ intervento della cassiera.
Il nuovo sistema di pagamento è in funzione da tempo in quasi tutti i supermercati. Ossia nei punti vendita di Auchan, Despar, Pam, Lando, Rossetto. L’unico gruppo commerciale in cui, per scelta del padrone, non esistono le casse automatiche è l’Alì market, di proprietà di Francesco Canella. A questo punto, però, visto che il proliferare delle self-scanning cresce a dismisura, i sindacati di categoria, ossia Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil ed Uiltucs-Uil, lanciano un accorato appello ai consumatori affinchè non utilizzino mai le casse automatiche. «In questa, importante, partita, che stiamo giocando già da anni con la grande distribuzione, sarà fondamentale il comportamento dei cittadini che vanno a fare la spesa nei supermercati e nei centri commerciali» spiega Cecilia dè Pantz «li invitiamo, con il cuore in mano, a non utilizzare le casse automatiche perché è logico che la loro installazione toglie preziosa occupazione e, con il passare del tempo, provocherà anche dei licenziamenti».
Immediata la risposta della controparte: «Innanzitutto le self scanning rappresentano un servizio reale ai consumatori per risparmiare le code che, di solito, si formano sulle casse tradizionali» replica Paul Klotz, amministratore delegato del gruppo Despar «non è vero che le casse automatizzate fanno calare drasticamente l’occupazione. Ricordo che quelle automatiche hanno bisogno ugualmente dell’assistenza delle commesse ed hanno anche bisogno di una manutenzione particolare da parte di tecnici del settore. Ed infine, visto che le conosco abbastanza bene, noto sempre con piacere che premere i tasti per far il conto della spesa piace tantissimo anche ai bambini che sono in compagnia dei genitori».
Molto diversa la presa di posizione di Francesco Canella, 82 anni portati con grande classe ed ancora ogni giorno in ufficio, dalle 9 alle 19: «Da sempre la mia società è stata contraria all’installazione delle casse automatiche perché sono convinto che il cliente, dal supermercato più grande a quello più piccolo, ha bisogno anche di un rapporto di fiducia, addirittura come se fosse in famiglia, con la cassiera che, innanzitutto, lo saluta cordialmente e, subito dopo, gli fa il conto della spesa, magari allungando la conversazione dopo che ha svolto, sino in fondo, il suo lavoro, con precisione e professionalità» sottolinea il patròn del Gruppo Alì «sin dal primo giorno in cui ho aperto il primo supermercato in via Curzola, all’Arcella, ho sempre avuto con il personale un rapporto di stretta e fattiva collaborazione, in cui la singola commessa e la singola cassiera è stata considerata una vera persona a tutti gli effetti e mai come un semplice numero, destinato solo a fare quanto più profitto possibile».
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