Bomba carta fatta esplodere davanti alla porta di casa

Gesto vandalico la notte di Capodanno in pieno centro a Castelbaldo ai danni di una famiglia nordafricana. Il sindaco: «Obiettivo scelto a caso»
Castelbaldo (PD), 04.01.2017 Bomba carta contro abitazione in Via Garibaldi. Nella foto: Via Garibaldi
Castelbaldo (PD), 04.01.2017 Bomba carta contro abitazione in Via Garibaldi. Nella foto: Via Garibaldi

CASTELBALDO. Un boato più forte di tutti gli altri botti della festa. Qualcosa di molto più potente di un petardo. Una vera e proprio bomba carta, lanciata contro l'ingresso di un'abitazione del centro paesano e costata parecchi danni. A farne le spese è stata una famiglia marocchina, che oltre a un notevole spavento si è dovuta sobbarcare le spese di riparazione dell'infisso. L'episodio è avvenuto nella notte di Capodanno, in via Garibaldi, durante i festeggiamenti per l'arrivo del 2017. La bomba carta è stata fatta esplodere contro un'abitazione del cuore della via - quella che per tutti è nota come l'ex casa del barbiere - e, oltre a danneggiare la struttura della porta di ingresso, ha mandato in frantumi il vetro della stessa porta. Nell'abitazione presa di mira vive una famiglia di nordafricani, padre, madre e due bimbi piccoli. È inutile sottolineare che l'esplosione, in particolari circostanze, sarebbe potuta costare ben più di un danno materiale agli infissi dell'abitazione.

«Si tratta di un fatto che condanniamo duramente e che in paese ha raccolto la totale disapprovazione» tiene a sottolineare il sindaco Riccardo Bernardinello «Voglio tuttavia sgomberare lo spazio da facili dubbi: non si è trattato di un attacco di matrice razzista. Purtroppo è quasi una tradizione che, sotto le feste, in paese ci sia qualche incivile che si diverte a far esplodere ordigni di questo tipo. Nella stessa notte di Capodanno pare che le esplosioni di questo genere siano state più d'una. Nel caso specifico hanno colpito l'abitazione di una famiglia marocchina, assolutamente integrata a Castelbaldo e senza particolari tensioni alle spalle, ma ritengo si sia trattato di pura casualità. La bomba poteva essere lanciata lì come contro la porta a fianco o dall'altra parte della strada. Questo tuttavia non toglie gravità al gesto». La memoria inevitabilmente va a quanto avvenuto esattamente un anno fa nella vicina Masi, dove un'altra famiglia di marocchini fu oggetto di un attentato simile: avvenne in via Settepertiche, il 21 dicembre 2015, contro l'abitazione della famiglia Mostatira. Quello era peraltro l'ennesimo lancio di bombe carta nel giro di poche mesi toccato sempre alla stessa famiglia, segno che l'accanimento contro i Mostatira era tutto fuorché casuale.

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