Botteghe sotto il Salone, si ritira Collesei

Mai come in questa tornata elettorale le votazioni per il rinnovo della dirigenza del consorzio “Il Salone”, fissate per mercoledì 21 febbraio, sono all’ombra dell’incertezza e della massima discrezionalità dei 50 associati. La presentazione delle liste si è chiusa alla fine di gennaio, ma al momento nessuno sa (iscritti inclusi) se ci siano effettivamente candidati oppure, a due settimane dall’apertura delle urne, nessuno ha fatto un passo avanti.
Solo due le certezze. Il consigliere Nicola Collesei, il “fromagier” figlio del decano dei macellai Francesco, ha inviato una lettera in cui ha comunicato che non si candiderà più per motivi strettamente personali e professionali, mentre il titolare della “Bottega Veneta”, Alberto Cisotto, genero di Roberto Carpanese decano dei casolini, ha confermato che sarà in prima fila nel segno del rinnovamento e del cambiamento tra gli organi dirigenziali.
«Alla vita associativa all’interno del consorzio, preferisco il lavoro all’interno della mia bottega», osserva Collesei junior. «Personalmente ho già dato. Largo ai giovani ed a chi ha più tempo libero». Ampio il commento di Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom, ossia dell’associazione dei commercianti a cui fa riferimento anche il consorzio. «Massima autonomia a tutti gli associati al Salone – sottolinea Bertin – Gli elettori possono votare chi vogliono. Il nuovo presidente lo devono scegliere loro senza essere condizionati da alcuna influenza esterna. Per quanto riguarda il mio commento personale, non posso che parlare bene del presidente uscente, Paolo Martin, che in questi ultimi tre anni ha governato il Salone, assieme a tutto il direttivo, all’insegna della professionalità e del rinnovamento. È certo che le botteghe sotto Palazzo della Ragione hanno bisogno di un rilancio a 360 gradi perché il Salone, in collaborazione con l’amministrazione, deve diventare un vero volano anche e specialmente per il turismo. Ad esempio il suo rilancio definitivo dovrebbe avvenire con un nuovo e più qualificato marketing pubblicitario, che va realizzato anche fuori regione e anche all’estero». Intanto tra i corridoi del Salone si parla sempre di più di una possibile candidatura al femminile. (f.pad.)
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