BricoMan e Conforama in zona industriale a Padova

PADOVA. La carica degli iper su Padova. Un nuovo progetto arriva per la zona industriale e prevede su un’area di 70 mila metri quadri tra via del Progresso e la tangenziale Est la realizzazione di un parco commerciale con due grandi punti vendita di BricoMan (gruppo Leroy Merlin) e del marchio francese di arredamento low cost Conforama. A gestire l’operazione la San Marco Finanziaria, società che fa capo alla famiglia di armatori Zacchello. Ieri è arrivato l’ultimo ok della Regione alla valutazione ambientale ma adesso si apre la partita urbanistica con Palazzo Moroni.
Il parco commerciale. Il progetto si chiama «Pianeta Casa» e prevede, in un’area occupata da capannoni dismessi, un parco commerciale (senza alimentare) con una superficie complessiva di vendita di 14.437 metri quadri, suddivisa in quattro edifici. I due principali sono U1 da 8 mila metri quadri che ospiterà il BricoMan, al suo primo punto vendita in Veneto, e U2 da 5 mila metri quadri destinato invece a Conforama. L’area è quella tra via del Progresso e la tangenziale Est, poco distante da corso Stati Uniti e dal Centro ingrosso Cina.
La nuova viabilità. Inserite nel progetto ci sono anche una serie di opere infrastrutturali per consentire l’accesso e la mobilità nella nuova zona commerciale. Sono previsti 27.886 metri quadri di parcheggi, una serie di rotatorie, una strada di accesso direttamente da corso Argentina e la realizzazione di un ramo di pista ciclabile. Come “opera di compensazione” l’impresa si impegna anche a realizzare «un’intersezione a forma di “otto” che permetterà lo svincolo veloce dei veicoli provenienti dalla tangenziale Est e quelli che percorrono corso Stati Uniti».

Il problema urbanistico. Il quadro urbanistico però non è ancora chiaro. Ieri è arrivato, con la pubblicazione sul bollettino regionale, il via libera definitivo della valutazione d’impatto ambientale, gestita dalla Provincia.
Urbanisticamente in zona industriale, con le nuove norme approvate recentemente dal consiglio comunale, è consentita la costruzione di negozi di mobili e materiale per l’edilizia. Ma nel limite massimo di 2.500 metri quadri. Qui siamo al doppio, è necessaria una variante urbanistica. Per l’azienda però si tratta di un progetto di «rilevanza regionale», per cui sarà necessario ricorrere a un accordo di programma.
Esattamente come per il nuovo ospedale l’accordo regionale consente in un sol colpo di superare le norme urbanistiche e costituisce variante al Piano degli Interventi. Il progetto è redatto dall’architetto Paola Frigo, figlia di Franco, ex governatore del Veneto ed ex europarlamentare del Pd.
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