Bruciata la casa di una commerciante a Vigonza

VIGONZA. Un incendio doloso ha danneggiato gravemente ieri sera la villetta di Monica Friso, titolare del negozio di abbigliamento “Cose Così” nella centralissima via Roma. La casa si trova in via Zanon a Peraga, quasi al confine con il territorio di Cadoneghe. «Non riesco a pensare che a un dispetto, piuttosto che a un furto» dichiara la negoziante sconvolta «perché non è stato rubato nulla».
A scoprire l’incendio è stata lei, alle 20, tornando a casa dal lavoro insieme al compagno Alessandro Pegoraro. «Avrei dovuto andare a fare la spesa ma invece ho deciso diversamente e siamo tornati a casa» racconta «Per fortuna, perché se avessi tardato mezz’ora avrei trovato la casa completamente distrutta». Una volta giunta in via Zanon, la negoziante si è accorta che qualcosa non andava perché il cancello elettrico non rispondeva al comando e restava chiuso. Allora è scesa dall’auto e ha notato le foglie di bambù che sovrastano il cancello piegate, e ha pensato ai ladri. Ha chiamato un vicino e, con lui, Monica e il compagno sono entrati nel giardino avvertendo così l’odore del fumo.
Le finestra sul fronte erano semiaperte così come erano state lasciate, la porta principale era però bloccata da una scopa per impedire che venisse aperta. «Forse non sapevano che c’è un ingresso secondario: siamo entrati da lì» dice «C’era il fuoco che divorava il pavimento in legno, il fumo aveva invaso gli ambienti. Abbiamo aperto tutte le finestre, poi abbiamo chiamato il 115».
Nel giro di pochi minuti sono arrivati i vigili del fuoco di Padova e i carabinieri di Pionca di Vigonza. Secondo le prime indagini qualcuno, approfittando degli scuri lasciati semiaperti dalla padrona di casa, ha infranto il vetro di una finestra della sala da pranzo e con un accendino ha appiccato il fuoco alle tende di voile. Sembra che gli sconosciuti abbiano anche lanciato all’interno del combustibile per dare maggiore vigore all’incendio. In pochi attimi le fiamme hanno avvolto le sedie di rattan e si sono poi propagate al pavimento in legno. Stavano probabilmente raggiungendo l’adiacente salotto con le poltrone e il mobilio, quando fortunatamente Monica e il compagno sono rincasati.
Fuoco e fumo hanno comunque prodotto almeno 50 mila euro di danni. Tutto ciò che c’era al pianterreno della villetta è andato distrutto o gravemente danneggiato. La zona notte si è salvata, ma mobili e biancheria hanno assorbito l’odore del fumo, tutte le stanze sono annerite. Solo la struttura appare integra, in ogni caso la villetta è stata posta sotto sequestro: oggi i rilievi saranno effettuati con la luce del giorno. Nell’incendio, infatti, è andato distrutto anche l’impianto elettrico. «E non sono nemmeno assicurata» sospira Monica Friso. Chi può essere stato? «Non lo so» risponde «C’è tanta gente invidiosa... Sia io in negozio che mia madre che abita sopra il negozio, alle 19.20 abbiamo ricevuto una telefonata muta. Qualcuno voleva sapere se eravamo ancora fuori casa».
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