Bucate le orecchie al gatto
NOVENTA PADOVANA. Una sterilizzazione un po’ troppo violenta o una cattiveria? Resta il dubbio a Giulia Camporese che Noir, il gattino randagio di cui si prende cura, abbia subìto una violenza. L’altra sera, infatti, Noir è tornato a casa con due fori nelle orecchie. Così Giulia ha lanciato un avviso sul web a prestare attenzione. «Gli farei provare personalmente quello che Noir ha subìto», ha detto la donna, ricevendo molti consensi. È stato fatto notare che è prassi delle Usl sterilizzare i gatti randagi con questa modalità. Prassi che è confermata anche dal veterinario Mauro Pierazzo: «Se sono i classici buchi alle orecchie», spiega il veterinario, «vengono fatti perché gli animalisti quando trovano i randagi li portano a sterilizzare alle Usl come prevede la legge. Ma si tratta di buchi di due millimetri di diametro, fatti all’animale perché si riconosca chi è stato sottoposto a sterilizzazione e chi no».
Ma non tutti sono d’accordo sul sistema delle orecchie bucate: «Potrebbero usare altri metodi, povere bestiole», concordano i più. A Noir, oltretutto, sembra che abbiano quasi tarpato le orecchie. «Dubito che siano stati i veterinari dell’Usl perché il gatto ha dei fori abbastanza grandi, altro che due millimetri», ribatte Giulia. «Noir è con noi da quasi un anno, è un gatto randagio ma tutte le sere ritorna, mangia e giocherella. Se qualche altro gattino della zona ha subìto lo stesso trattamento non esiti a contattarmi, così vedremo di cosa si tratta effettivamente».
Giusy Andreoli
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