Bunga-bunga padovano Il venditore patteggia
di Enrico Ferro
Bunga-bunga de "noantri": due agenti commerciali di Alessandro Costa sono comparsi ieri mattina davanti al gup Vincenzo Sgubbi. Manuel Toniazzo, 27 anni, di Mason Vicentino (Vicenza)ha patteggiato 1 anno e 2 mesi mentre Renato Cavallin, 57 anni di Vedelago (Treviso), sarà giudicato dal tribunale di Bassano: il giudice ieri ha accolto l’eccezione di incompetenza territoriale sollevata dalla difesa.
L’inchiesta è quella che riguarda l’ex assessore alla Sicurezza in quota Lega Nord ed ex vigile urbano Alessandro Costa, 39 anni, di Barbarano Vicentino. L’uomo organizzava gang-bang tra Padova, Treviso, Venezia e Vicenza, sfruttando le perversioni di imprenditori e professionisti. Con il suo sito internet pubblicizzava le squillo di mezzo Veneto, molte delle quali residenti nella città del Santo. I carabinieri del Radiomobile di Padova (coordinati all’epoca dal maggiore Dionisio De Masi e dal tenente Luca Bordin) sono riusciti a sgominare la gang, scoprendo che era organizzata alla prefezione, con tanto di agenti commerciali e venditori sguinzagliati sul territorio.
L'indagine «Escort Ungheria» era iniziata da un'attività informativa a Padova, da cui poi era scattata la caccia ai gestori dei siti www.bestannunci.us e www.cercamicivip.com. Ad agosto 2010 la svolta: i militari hanno compiuto una serie di perquisizioni a carico di Costa e dei suoi collaboratori, si sono spinti sull'Altopiano di Asiago, dove il vigile-assessore si trovava in servizio distaccato e hanno sequestrato due computer e alcune chiavi usb, in cui sono stati trovati archivi con nomi e foto osé delle prostitute, i contatti telefonici e gli scadenziari dei pagamenti.
Il sito internet di Costa consentiva agli appassionati del "genere" di iscriversi alle sedute di sesso di gruppo.
Ieri mattina sono comparsi davanti al gup Manuel Toniazzo e Renato Cavallin. Toniazzo, che materialmente andava a riscuotere i soldi dalle prostitute e si occupava di fotografarle e confezionare gli annunci, ha patteggiato 1 anno e 2 mesi. L’avvocato di Cavallin invece, Luca Dorella di Castelfranco, è riuscito a dimostrare l’incompetenza territoriale del tribunale di Padova. Visto che il server dei siti erano in Repubblica Ceca e visto che si tratta principalmente di reati commessi “via internet”, è stato chiesto il rispetto del parametro della residenza. Siccome Cavallin, domiciliato a Castelfranco, risulta ancora residente a Marostica (Vicenza), sarà competente il tribunale di Bassano.
Alessandro Costa e lario Michele Dalla Valle, 60 anni, di Montecchio Maggiore (Vicenza), saranno giudicati il prossimo 15 febbraio in tribunale a Padova.
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