Rifiuti abbandonati e cinghiali in cerca di cibo alle Fiorine: allarme degrado a Teolo
Prosegue l’abbandono di rifiuti sul prato delle Fiorine, tra il Monte Grande e il Monte Madonna. I sacchetti di spazzatura attirano cinghiali che rovistano nell’area verde del Parco dei Colli Euganei

Continua nel fine settimana l’abbandono dei rifiuti sul grande prato delle Fiorine, tra il monte Grande e il monte Madonna, da parte degli amanti del pic-nic.
Un degrado che richiama mandrie di cinghiali che rovistano nei sacchi della spazzatura disseminandola sull’erba. A poco sembra servire lo striscione installato sulla staccionata della Piana dal Comune di Teolo, dopo aver tolto i cassonetti, “Se ami i Colli Euganei i rifiuti portali a casa! ”. Ieri mattina, come tutti i lunedì, l’alpino del gruppo di Teolo e Vo’, Maurizio Varotto, di buonora è salito sul colle per ripulire il prato dall’orda lasciata dai gitanti.
«Erano le 6.30 e mentre raccoglievo i sacchetti e l’immondizia lasciata ovunque, poco lontano una mamma con almeno 6 cinghialotti stava cercando in mezzo all’erba avanzi di cibo. Incuranti della mia presenza il branco sembrava volesse aiutarci a ripulire il parco dal poco senso civico della gran parte di chi il sabato e la domenica lo frequenta».
Varotto non è il solo abitante di Teolo a cui sta a cuore la pulizia della piana che fa parte del Parco naturale “Lieta Carraresi”. Ci sono altri cittadini di buon cuore che radunano piatti, vaschette e bicchieri di plastica, lattine e bottiglie di bevande che spesso vengono abbandonate sotto i punti fuoco. La situazione, però, è insostenibile.
Se il toccasana all’abbandono selvaggio doveva essere la rimozione dei cassonetti, sulla scorta di quanto succede nelle aree verdi del Trentino, ebbene a Teolo la scelta sembra non aver prodotto alcun effetto. È vero che anche con i cassonetti i cinghiali andavano a nozze e di notte li rovesciavano spargendo il contenuto giù per la scarpata in mezzo al bosco. Si pensava che senza i contenitori almeno si sarebbe risparmiato l’intervento da parte di Etra.
Così non è stato, tant’è che i sacchetti riempiti dai volontari, vengono prelevati a spese dei contribuenti del Comune di Teolo dagli operatori della multiutility. «La situazione sulla piana è diventata insostenibile», ammette l’assessore all’ambiente di Teolo, Matteo Turetta «il problema si dovrebbe risolvere con l’eliminazione dei punti fuoco, sono sei mesi che attendiamo risposta dall’Ente Parco. Alle 11 di eri mattina Etra aveva già raccolto tutti i sacchi».
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