Buoni spesa a Padova, come ottenerli e dove si possono spendere

Ne sono già stati distribuiti 1.500, centinaia di chiamate al centralino del Comune per chiedere informazioni. Sono esclusi colori che usufruiscono del Reddito di cittadinanza
TOME -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - BUONI SPESA NEI SUPERMERCATI
TOME -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - BUONI SPESA NEI SUPERMERCATI

PADOVA. Quasi 1.500 buoni spesa distribuiti, altri 104 nuclei familiari coinvolti ieri. Per un totale distribuito finora di 28.300 euro. Prosegue l’operazione di aiuto ai padovani in difficoltà messa in campo dall’amministrazione grazie al contributo di 1,1 milioni di euro stanziato dal governo per l’emergenza alimentare legata al Coronavirus. Tante anche le richieste di informazioni: solo ieri mattina sono arrivate 309 chiamate al centralino di “Per Padova noi ci siamo”, il progetto di aiuto messo in piedi assieme a Diocesi e Csv, di queste ben 189 riguardavano i buoni spesa.

La prima tranche di buoni

Si tratta solo dei primi 17.600 buoni da 20 euro con scadenza 15 aprile che sono stati stampati a inizio settimana. Padova è stata una delle prime città italiane a distribuirli. Il totale dei buoni stampati è di 352 mila euro, una prima tranche del contributo di 1.113.694 euro.

I buoni spesa vengono consegnati a domicilio alle persone in difficoltà che ne fanno richiesta. In supporto a Palazzo Moroni è arrivato il mondo del volontariato: con il progetto “Per Padova noi ci siamo” sono stati mobilitati oltre 800 volontari che prima hanno portato le mascherine nelle case degli over74 soli, e in questi giorni sono impegnati nella distribuzione dei buoni spesa.

Come fare richiesta

Per chiedere i buoni spesa bisogna chiamare il numero 049.2323009 centralino del progetto “Per Padova noi ci siamo”, opportunamente rinforzato con nuovi operatori. Oppure c’è la possibilità di mandare una mail a chiamacipure@comune.padova.it.

A questo punto sarà verificata con i servizi anagrafici del Comune la composizione del nucleo familiare e assegnato un numero di buoni dalla durata di 15 giorni. Ci sarà una scheda per ogni beneficiario, ottenibile con una autocertificazione. I controlli saranno effettuati ex post. I buoni possono essere spesi nei principali supermercati e nei negozi di quartiere che hanno aderito.

I criteri per ottenere i buoni

I buoni spesa non servono ad aiutare le famiglie che vivono sotto la soglia di povertà (già seguite dai Servizi sociali) ma chi ha perso il proprio reddito a causa dell’emergenza sanitaria in corso. I criteri sono questi: non avere liquidità sufficiente nei conti correnti postali o bancari, propri e del proprio nucleo familiare; non avere titoli mobiliari o di Stato, obbligazioni, buoni fruttiferi, investimenti finanziari o similari; non beneficiare di ammortizzatori sociali; non essere titolare di pensione o di altre rendite economiche; non essere beneficiario di Reddito di cittadinanza, Reddito di inclusione o di sostegni e contributi comunali. —
 

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