Bus turistici low cost A Padova è boom di richieste e corse

Romania, Moldavia e Slovacchia tra le mete più gettonate E BusItalia con Simet porta a due i pullman per la Calabria
Come succede ogni estate da quando è caduto il muro di Berlino, Padova rimane il punto di riferimento per l’intero Nordest delle corriere turistiche che arrivano e partono non solo per tutti i paesi dell’Est, specialmente per la Romania, la Moldavia, la Slovacchia, la Repubblica Ceca e gli Stati del Baltico, ma anche per la Spagna, il Portogallo, il Marocco, la Francia, il Belgio, l’Olanda. Naturalmente è in netto incremento anche il movimento turistico dal Veneto alle regioni meridionali, in particolare verso la Calabria, la Basilicata e la Puglia. L’esplosione del fenomeno dei bus low-cost racconta buona parte del ruolo che Padova si è ritagliata nel corso degli anni in questo ambito. Ma non è tutto.


Non è un caso, infatti, che, tre mesi fa, BusItalia ha acquistato il 50% delle azioni della Simet, con sede centrale a Rossano, in provincia di Cosenza e quindi ogni sera da Padova partono non più una, ma due autobus gran turismo verso il sud, dotati di wc, tv e wi-fi. Una corriera va in Calabria lungo la via tirrenica, con prima fermata ad Eboli, in Campania e l’altra percorre la via Adriatica con prima fermata a Policoro (Matera). Entrambe le corriere partono alle 19.20 dall’Autostazione di viale della Pace. I prezzi sono, decisamente, competitivi e anche il tempo di percorrenza è interessante. Ad esempio il viaggio Padova-Cosenza (950 km) dura 12 ore comprese le due soste in autostrada. Costo del biglietto: 44 euro. In treno, invece, partendo con la Freccia Rossa no stop sino a Roma Termini delle 6.32 ed effettuando anche un secondo cambio a Napoli Centrale, si devono sborsare 141. 90 euro.


«In queste settimane ho calcolato che sui bus Simet si è registrato un incremento del 20% rispetto al 2016» osserva l’autista Filippo Tucci, residente a Vaccarizzo Albanese, ma quasi sempre in Veneto per il suo lavoro. «Il bus è decisamente competitivo rispetto al treno ed è molto gradito dai viaggiatori a cui non piace l’aereo. I clienti abituali sono i calabresi che vivono a Padova, Vicenza, Treviso e Verona, che, periodicamente, vanno a trovare i familiari al sud, gli studenti universitari e tanti pensionati che dividono la loro vita tra nord e sud.


Numerosi i calabresi di Padova, che scendono al sud con le corriere di BusItalia-Simet, La Valle ed anche con Flixbus. «Ho già prenotato il posto» osserva Francesco Capeliota, residente a Mortise. «Alle 6.30 del mattino sarò già a Villapiana Lido, il paese sullo Ionio dove sono nato e cresciuto e dove ogni estate torno in vacanza».


Tra le linee dei bus turistici più scelte dai veneti e dai padovani in particolare ci sono quelle dell’Atlassib (Bordeaux– Romania e Torino–Padova– Timisoara–Brasov– Bacau– Suceava), dell’Eurolines-Baltour verso Kiev (34 ore di viaggio e 120 euro), verso Riga (37 ore, 146 euro). Nelle ultime estati, infine, sono risultati quasi sempre pieni i bus delle società Briuni e Crnja che in sei ore portano i turisti italiani, via Trieste, a Parenzo, Rovigno e Pola. «Siamo davanti ad un vero e proprio boom degli spostamenti turistici su gomma» sottolinea Raghwir, titolare dell’agenzia Rara Travel. «Il Parigi della Flixbus lo si deve prenotare per tempo. Il Vienna costa solo 39 euro».


Felice Paduano


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