Ca’ Sana, aperitivo contro la paura

È stato come un abbraccio, di quelli che non hanno bisogno di troppe parole di contorno. Contava soprattutto esserci, ieri sera a Ca’ Sana, nella stessa ora in cui una domenica prima qualcuno aveva sparato tre fucilate a pallettoni contro i muri del ristorante che - come si sa - non è solo un posto dove si mangia ma è un luogo di ritrovo, di cultura e anche, certo, di resistenza alla cementificazione e alla speculazione immobiliare nell’area del Basso Isonzo. Di fronte all’intimidazione e alla minaccia, la risposta è stata forte e compatta. Trecento persone sono arrivate da metà del pomeriggio in poi e hanno letteralmente occupato ogni metro quadro di Ca’ Sana, rendendo difficile perfino muoversi. Fuori, già prima delle sette, era impossibile trovare parcheggio. Dentro, il pienone in ogni angolo. Al primo piano l’attore Andrea Pennacchi e Giorgio Gobbo della Piccola Bottega Baltazar hanno regalato ai presenti una breve piéce teatrale. Poi Lorenzo Bonarini ha accompagnato il resto del (lungo) aperitivo con qualche pezzo blues. Matteo Sandon, padrone di casa, un abbraccio dopo l’altro ha trattenuto a stento l’emozione per la straordinaria testimonianza d’affetto che tanti hanno voluto dargli. Presente il consigliere regionale Piero Ruzzante, da Palazzo Moroni sono arrivati l’assessore all’Ambiente Chiara Gallani (che ha prenotato un tavolo per tutta la giunta per il 6 febbraio), i consiglieri Stefano Ferro e Nicola Rampazzo. Il Comune ha voluto dare un segnale forte, indicando da che parte sta.
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