Cadde dal capannone Ora i familiari esigono il risarcimento a 6 zeri

Il 59enne di Villalta precipitò dal tetto della Marchetti In vista di un processo, i parenti chiedono 1.200.000 euro
Di Silvia Bergamin

GAZZO PADOVANO. Un risarcimento di un milione e 200 mila euro. È quello che chiede la famiglia di Nadir Voltolina: viveva a Villalta, in via San Giuseppe; morì nel luglio 2011 in seguito a un incidente sul lavoro alla Marchetti pneumatici a Bolzano Vicentino, lungo la Sr 53 Postumia.

Voltolina si spense nella Rianimazione dell’ospedale San Bortolo di Vicenza per le conseguenze di un trauma cranico. Ex imprenditore agricolo, in pensione, per conto dell’impresa edile “De Rossi” di Gazzo lavorava sopra il capannone della Marchetti per rimuovere parte della copertura; in base alla ricostruzione di Spisal e carabinieri di Sandrigo (Vi), stava camminando su una trave metallica di sostegno della copertura quando cadde nel vuoto: un volo, fatale, di 4 metri. Subì lesioni gravissime; fu trasportato d'urgenza in ospedale dal Suem, ma tutto fu inutile: morì due giorni dopo, senza riprendersi. Donò 8 organi che diedero una speranza a 10 persone: reni, fegato, cuore, pancreas, cornee e un polmone. Proprio come avrebbe voluto lui, medaglia d’oro della Fidas Vicenza con 57 donazioni di sangue.

Ora la moglie Marita e le tre figlie Silvia, Lucia ed Elena hanno chiesto di essere risarcite e il pubblico ministero vicentino Cristina Gava ha chiesto il rinvio a giudizio per Beniamino Marchetti, titolare della società omonima, che deve difendersi dall'ipotesi di omicidio colposo, e del responsabile civile per la presunta violazione delle norme sulla sicurezza. Assistiti rispettivamente dagli avvocati Novelio Furin ed Ernesto De Toni, titolare e società si difendono con forza dalle contestazioni.

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