Cade l’Uomo Ragno: il ladro-acrobata è in fin di vita

Antonio Silvestri, ladro acrobata, trovato privo di sensi nel cortile di un condominio. Sarebbe precipitato da una grondaia

PADOVA. Stavolta l’Uomo Ragno rischia di rimanerci sul serio. Antonio Silvestri, 43 anni, originario di Lecce ma da tempo residente in città, ladro incallito conosciuto per le sue doti di acrobata, famoso per aver ammesso anche davanti agli stessi poliziotti di ispirarsi all’eroe dei fumetti, è caduto da tre o quattro metri d’altezza arrampicandosi ad una grondaia. Ora è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale di Padova. Era uscito di prigione il 12 gennaio scorso.

La scoperta è stata fatta ieri mattina nel cortile del palazzo al civico 4 di via Tartini, una laterale di via Gattamelata, zona Ospedali. Il ladro acrobata aveva preso di mira un condominio abitato quasi interamente da studenti e quando uno di loro ieri all’alba è uscito di casa, ha notato il corpo rannicchiato a terra apparentemente senza alcun segno di vita.

È stato chiamato il 118, medici e infermieri hanno soccorso il ferito comprendendo subito la gravità delle ferite riportate. Dopo un breve passaggio in pronto soccorso Antonio Silvestri è stato trasferito nel reparto di Neurochirurgia per via del grave trauma cranico.

I poliziotti della squadra volante coordinati dal commissario capo Valeria Pace hanno eseguito i rilievi: il ladro aveva in tasca una torcia e anche i moschettoni che solitamente utilizza per scalare le pareti. Prima di iniziare l’arrampicata aveva appoggiato il giubbotto ad uno stendibiancheria, forse per muoversi più agevolmente. La grondaia, effettivamente, era un po’ ammaccata. Per quel che riguarda la possibile ricostruzione, non è escluso che sia stata una finestra aperta all’improvviso ad aver fatto perdere l’equilibrio al ladro in arrampicata. Uno dei giovani ha ammesso infatti di aver sentito alcuni rumori verso le 3 di notte e di aver spalancato la finestra per osservare all’esterno.

Antonio Silvestri è stato arrestato l’ultima volta a marzo del 2011 nel corso di un furto a Porta Trento e poco prima di varcare la soglia della questura si è rivolto agli agenti dicendo: «Ma voi sapete chi sono io? Io sono l'Uomo Ragno». A gennaio del 2004 ha rischiato di morire volando nel vuoto dopo uno dei suoi furti acrobatici. Dopo qualche mese di ospedale però è tornato nel pieno delle forze. E infatti il 24 febbraio di quell'anno si è ricacciato nei guai entrando per rubare apparecchi fotografici nello studio Candid Camera di Piero Rinaldi. Poi una raffica di denunce, segnalazioni, anche arresti. Nel suo fascicolo ci sono 23 pratiche aperte dalla polizia in questi ultimi sei o sette anni e da tutte emerge la stessa propensione al furto.

@enricoferro1

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