Cade sul marciapiede dissestato, in quattro sotto inchiesta

ABANO TERME. Un marciapiede rimasto dissestato per mesi in via Gobetti ad Abano. Anzi, forse per molto di più, nel disinteresse generale dell’amministrazione comunale che non ha mai provveduto a...

ABANO TERME. Un marciapiede rimasto dissestato per mesi in via Gobetti ad Abano. Anzi, forse per molto di più, nel disinteresse generale dell’amministrazione comunale che non ha mai provveduto a sistemare i lastroni di pietra.

Nell’agosto 2016 l’ennesimo incidente, vittima un pensionato di 80 anni residente a Teolo: cade e si ferisce in modo grave al volto tanto da essere giudicato guaribile in 90 giorni.

Immediata la richiesta di risarcimento trasmessa al Comune non prima di aver segnalato lo stato di quel marciapiede estremamente pericoloso. Dall’amministrazione di Abano, nessuna risposta. Un’amministrazione che, appena un mese prima, era stata falcidiata dal primo troncone dell’inchiesta sulla corruzione alle Terme scattata all’alba del 23 giugno con l’arresto dell’allora sindaco Luca Claudio e di altre quattro persone.

Allora il pensionato ha presentato una denuncia e ora il pubblico ministero Sergio Dini ha messo sotto inchiesta quattro dipendenti comunali per lesioni colpose gravi, oltre a due tecnici del settore Manutenzioni, anche l’architetto Maurizio Spadot, all’epoca dei fatti dirigente dell'Ufficio tecnico di Abano (e di Montegrotto), e l'ex funzionario comunale aponense Guido Granuzzo, responsabile dell’Ufficio Viabilità e Ambiente: il primo era finito in carcere per corruzione e turbativa d’asta mentre il secondo agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta per la bonifica della discarica di Giarre (un appalto da tre milioni di euro fatta vincere a tavolino all’impresa P in cambio di una casa per Spadot). Ma Spadot era finito già ai domiciliari a giugno in occasione della prima indagine che aveva messo nei guai il sindaco-re delle Terme: aveva gestito tutti i bandi sui lavori pubblici secondo le precise indicazioni di Luca Claudio di cui era fedelissimo, forse trascurando la manutenzione dei marciapiedi visto che altri quattro pedoni, prima del pensionato di Teolo, si erano infortunati.

E avevano pure presentato una segnalazione in Comune. Sempre dimenticata.
 

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