Cadoneghe, duemila cani e il nuovo parco Schoep

Inaugurato in via Franco e intitolato all’animale che ha commosso il mondo L’assessore Lacava: «Regolamento redatto in collaborazione con i proprietari»
Di Crsitina Salvato

CADONEGHE. Aperto dallo scorso luglio, da domenica è stato anche inaugurato e “battezzato” con un nome: è il parco dedicato ai cani di via Franco a Cadoneghe, ora parco Schoep. Il nome è quello di un cane che ha commosso il mondo, grazie alla foto divulgata via web, in cui il suo proprietario lo teneva abbracciato dentro l’acqua del lago Lake Superior in Wisconsin, negli Stati Uniti, perché l’acqua era l’unico sollievo dai dolori causati dall’artrite per questo cagnolone che aveva ormai diciannove anni. Visse ancora un anno, dopo che la sua storia divenne nota.

Il parco c’è, il nome anche, il regolamento tra poco, quando passerà all’approvazione del Consiglio comunale. «Una bozza è già pronta ed è stata stilata anche con la collaborazione dei proprietari dei cani che frequentano il parco», racconta il consigliere comunale Edoardo Lacava, presente all’inaugurazione con l’assessore all’Ambiente, Michele Schiavo. Le regole prevedono che i cani possano stare per dieci minuti nell’area di sgambatura, a meno che i proprietari non si mettano d’accordo in modo diverso tra loro. Cani che disturbano gli altri più piccoli e docili, devono lasciare il parco. Niente cibo per non creare competizione tra gli animali, né femmine in calore e nemmeno cani accompagnati da ragazzini minori di sedici anni da soli.

«Il parco è frequentato da un centinaio di cani», prosegue il consigliere Lacava, «sul totale dei duemila registrati all’anagrafe canina di Cadoneghe, che possono utilizzare il parco in via Guerzoni e ora anche il parco Schoep». Che è stato realizzato con la collaborazione dell’associazione Reciprocity e di due sponsor, la ditta Argo e l’ottica Enore Micaglio. Gli sponsor hanno permesso di risolvere il problema sorto con la precedente sede del parco, in via Conche, dove la coesistenza con i residenti era diventata impossibile.

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