Il caffè a Padova arriva a un euro e 60
Dopo il ritorno dalle vacanze, i padovani trovano i prezzi del caffè invariati nei bar e locali della città. Solo pochi casi, come il Caffè Cavour, hanno aumentato la tazzina a 1,60 euro

Al ritorno delle vacanze i padovani, nei bar e negli altri locali pubblici dove bevono di solito il caffè, non hanno trovato sorprese amare. Come spiega la presidente dell’Appe Federica Luni, i prezzi – sia al banco che nei plateatici – sono rimasti gli stessi di giugno. In media la tazzina di caffè al banco costa uguale a prima: in genere tra 1,30 ed 1,50 euro.
Ma c’è chi ha rotto un altro muro, anticipando quello che è possibile accade nelle prossime settimane: è il Caffè Cavour, gestito dalla famiglia Tiouri, fa già pagare il caffè al banco 1,60 euro.
I prezzi in centro
Tanto per fare alcuni esempi, il caffè al banco costa 1,30 al Caffè Margherita e 1,40 da Serafina, sotto al municipio, e anche alla Caffetteria Arcella in via Tiziano Aspetti, gestita da Gianni Coccato. Si sale a 1,50 tra le sale storiche del Pedrocchi. Ma nelle piazze ci sono anche alcuni bar dove la bevanda più bevuta al mondo costa ancora 1,20 euro, tra questi anche i due locali Al Mercà (quello Sotto il Salone e il secondo in piazza dei Signori): «Non ci penso neanche ad aumentare il prezzo della tazzina di caffè – dice il titolare Antonio Congedo – Non sono stato mai un barista che si lamenta. Ho aperto da pochi mesi il secondo locale. Do lavoro a tante persone. Le entrate vanno bene. Perché aumentare i prezzi?».
La causa degli aumenti
Intanto Federica Luni chiarisce la situazione complessiva del settore in tutta la provincia euganea: «Il caffè al banco continua a restare normale anche al ritorno delle vacanze – osserva la numero uno dell’Appe, che ha sostituito due anni fa Erminio Alajmo – I prezzi sono gli stessi di giugno, nonostante in altre città siano stati registrati aumenti. Lo ritengo un segnale di grande attenzione da parte degli esercenti padovani verso i consumatori. Stessi prezzi di prima nonostante l’ennesimo aumento della materia prima sui mercati internazionali. Naturalmente anche a Padova e provincia i prezzi variano in base alla qualità della miscela utilizzata, del servizio offerto, dell’ubicazione del locale. La nostra è una buona notizia soprattutto se confrontiamo i nostri prezzi con quelli che ci sono in tanti Paesi europei, dove il caffè costa, in genere, da 2,50 a 4, 50».
Sempre Luni fa anche altre considerazioni: «Anche se l’espresso non è aumentato è giusto ricordare ai clienti che viene venduto pur sempre all’interno di un esercizio pubblico, dove il gestore deve fare i conti ogni giorno con i costi dell’energia elettrica, del personale e poi l’affitto, le tasse e le materie prime. Ed infine vanno considerati anche tutti gli atti di cortesia come il classico bicchiere d’acqua, un biscottino, un cioccolatino, spesso accompagnati da un sorriso da dietro il banco, che rende la giornata più felice».
L’Appe ha anche annunciato che tra poche settimane sarà organizzato un corso per elevare il livello di qualità del servizio, dove saranno insegnate agli interessati le tecniche dell’infusione, della percolazione e della cold brew. —
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