Canale in secca a Battaglia per ripulire le saracinesche

Ramaglie, tronchi e rifiuti ostacolano i meccanismi dell’Arco di mezzo Viene chiusa una presa d’acqua e i volontari dragano il fondo della cavana
BELLUCO-FOTOPIRAN-BATTAGLIA TERME-PROSCIUGAMENTO CANALE BATTAGLIA
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Il canale Bisatto e il canale Battaglia sono da ieri in secca per lavori di manutenzione straordinaria e l’aspetto del centro di Battaglia Terme ne è totalmente stravolto. È una brutta cartolina quella che si vede dal ponte degli Scalini verso l’Arco di mezzo e la Conca di navigazione, che ricorda quella del 2009 quando i corsi d’acqua che convergono all’altezza dell’Arco di mezzo furono svuotati per consentire il consolidamento delle sponde. Soprattutto quella dal lato della Statale che era crollata. Ai tanti curiosi che si fermano ad osservare l’insolita situazione, la veduta che si presenta è quella di un alveo che raccoglie un ammasso di fango e detriti e qualche rigagnolo d’acqua dove si rifugiano i pesci. Ma è solo una questione di giorni, l’intervento programmato dal Genio civile si concluderà entro il fine settimana e domenica il livello dell’acqua nel centro del paese tornerà alla normalità.



Dovrebbero essere tre gli interventi programmati dalla Regione. Il primo, in corso da ieri mattina, consiste nella chiusura definitiva con un getto di calcestruzzo della presa che per quasi un secolo ha garantito l’acqua per le lavorazioni dello stabilimento della Magrini Galileo. «La paratoia è bloccata da anni, da quando l’azienda ha cessato la produzione di trasformatori di corrente» racconta un anziano del paese «Con quella saracinesca progettata da un ingegnere nel lontano 1890, che alimentava un generatore di corrente, se ne va un pezzo di storia del canale e di Battaglia». A ricordo resterà il congegno in acciaio inox di apertura e chiusura della paratoia che si trova sulla mura sul lato destro del corso d’acqua, che è stato ricostruito dalle Officine Galileo alcuni decenni fa. L’intervento più importante riguarderà però l’Arco di Mezzo dove si sono arenati tronchi di legno, ramaglie e rifiuti portati dall’acqua. Una terza ditta interverrà, come recita l’ordinanza del Genio civile, nel consolidamento di alcuni tratti arginali.



Sono in molti, sindaco Massimo Momolo compreso, a domandarsi in queste ore se, visto che il canale è vuoto, verrà liberato da tutto quel fango che in alcune zone, come in prossimità dell’Arco di mezzo, raggiunge i due metri d’altezza. Un altro cumulo si è formato vicino alla porta a monte della Conca di navigazione. Non risulta da nessuna parte, però, che sia prevista la pulizia del fondo del canale. La stessa ordinanza del Genio civile non fa cenno al dragaggio. Del resto se il Bisatto e il canale di Battaglia rimarranno in secca fino alla fine della settimana, il tempo non sarebbe sufficiente.



I volontari del circolo remiero Il Bisatto hanno approfittato della situazione per pulire il fondo della cavana dove sono ricoverate la caorlina del Parco Colli e le barche in dotazione al circolo, comprese le due vallesane. Questo perché nei periodi di acqua bassa le imbarcazioni toccavano con la chiglia il fondo. «Approfittiamo di questa situazione favorevole considerato che in condizioni normali non riusciamo a farlo», afferma un socio del Circolo. Lo svuotamento del canale ha messo in risalto anche altre situazioni critiche create dal deposito di fango e detriti. In particolare le paratie della conca di navigazione (la chiusa) hanno la base coperta dalla melma. —

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