Cancellata tra giardini e scavi «Meno ingressi indesiderati»

La nuova recinzione dei Giardini dell’Arena c’è. Il Comune aveva deciso di dare un nuovo volto all’area e da ieri, a separare il parco romantico affacciato sul Piovego e i reperti di epoca...

La nuova recinzione dei Giardini dell’Arena c’è. Il Comune aveva deciso di dare un nuovo volto all’area e da ieri, a separare il parco romantico affacciato sul Piovego e i reperti di epoca romana con vista sugli Scrovegni, c’è una cancellata che corre lungo il viale interno ai giardini e che collega corso Garibaldi con il ponte Porciglia. Una recinzione preziosa, costata circa 20 mila euro, e realizzata in modo artigianale che oltre a valorizzare la zona, dovrebbe limitare gli ingressi indesiderati. «L’obiettivo era creare una nuova area museale» spiega l’assessore all’Edilizia pubblica Luisa Boldrin «che sia protetta rispetto ai giardini. Il fulcro rimangono gli scavi archeologici che stanno rivelando risultati importanti per Padova». «Volevamo valorizzarla» conferma Rossi «e l’immagine di una città interna ci piace». Ma il progetto per gli scavi dell’Arena, finanziati dalle Acciaierie Venete, continua. «Chiuderemo l’accesso di corso Garibaldi» conclude la Boldrin «lasciando aperto solo quello che dà su piazza Eremitani. Le cancellate interne verranno rafforzate e innalzate, in modo da poter entrare solo con un biglietto».

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