Lasciato semiparalizzato davanti al cimitero, Dado corre verso la vita
Trovato a San Giorgio in Bosco, ha bisogno di aiuto: «Lui ha fatto tutto il possibile per sopravvivere, ora tocca a noi». L’appello della Lega del cane: «Servono fondi per garantirgli una vita decorosa e sicura»

Semiparalizzato, eppure più vivo che mai: così corre Dado, un amstaff di sei anni che sfida ogni giorno i limiti imposti dal suo corpo.
Lo fa a modo suo, con un carrellino che gli consente di muoversi e “giocarsela” con i compagni più fortunati. Ma dietro a quel sorriso canino, c’è una storia difficile, fatta di dolore, resilienza e, ora, bisogno urgente di aiuto. Dado era stato abbandonato davanti al cimitero di San Giorgio in Bosco, in condizioni drammatiche.
«Non riusciva più a camminare e neppure a fare i suoi bisogni da solo e da allora richiede attenzioni continue», racconta Giovanni Tonelotto, responsabile della sezione Alta padovana della Lega del cane «un impegno che va oltre le forze dei volontari». Affidato a una struttura specializzata, è seguito con cura e vive dignitosamente. È pulito, nutrito, accudito da chi si prende a cuore il suo benessere.
Ma l’assistenza ha un costo e l’associazione sta esaurendo le risorse. «Lo abbiamo mantenuto finché è stato possibile, autotassandoci. Ora abbiamo bisogno della solidarietà della gente», continua Tonelotto.
«Servono fondi per garantirgli una vita decorosa e sicura, perché lui ha fatto tutto il possibile per sopravvivere, ora tocca a noi».
L’appello è accorato. Nessuno ha il cuore di considerare l’eutanasia per un cane che ha voglia di vivere. «Dado è sano, giocherellone, affettuoso. Ha solo bisogno di qualcuno che creda ancora in lui. È un’anima che merita rispetto e amore, non la fine perché costa troppo».
Si può contribuire con un bonifico alla Lega nazionale per la difesa del cane – Sezione Alta padovana, Iban IT51F0832762520000000441323, causale “Un aiuto per Dado”. Per info: 338.4981981. Per Dado, ogni euro può fare la differenza tra una vita e una rinuncia.
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