Proteste in corso Milano: «Bici e monopattini sempre sotto i portici»
I lavori per il sistema Smart in centro storico stanno creando più di qualche disagio, ma c’è anche la maleducazione di diversi padovani. Residenti e negozianti: «Il cantiere del tram ha ristretto la pista ciclabile, ora c’è pericolo»

Sparita parzialmente la pista ciclabile in corso Milano, causa cantieri del tram, i ciclisti che però devono percorrere quel tratto, si sono ingegnati. Nonostante divieti e new jersey in plastica bianchi e rossi posti a ostacolo, marciapiedi e sottoportici, sono diventati nuovi tragitti urbani per gli amanti delle due ruote.
I cartelli a dire il vero sono chiari e perentori: «cicli condotti a mano», ma la fretta si sa regna sovrana e nessuno ha l’accortezza di rispettare il divieto di transito, anzi qualcuno non riuscendo a passare in scioltezza, di volta in volta sposta le barriere che sono leggere e crea un percorso migliore per bici e monopattini.
Lo stesso vale per i monopattini: mercoledì mattina, a pochi metri dalla famosa gelateria La Romana, un uomo ha perso il controllo del mezzo rovinando a terra facendosi piuttosto male: è stato necessario l’intervento di un’ambulanza.per soccorrerlo.

La situazione viene segnalata, con non poca preoccupazione, dai negozianti della zona – corso Milano angolo via Dante e fino all’inizio della riviera San Benedetto –, che ogni giorno discutono con chi in sella alle due ruote, sfreccia incurante.
«Siamo stanchi, uscire dai negozi è diventato pericoloso, lo dicono anche i nostri clienti, i ciclisti non si fermano e se fai notare loro che sono in torto, ti insultano o fanno brutti gesti», racconta una commessa di una panetteria in zona. «All’inizio litigavo, adesso mi sono arresa, i peggiori per me sono i conducenti dei monopattini», spiega una dipendente di un negozio di arredo casa.
Oggettivamente le biciclette sono un continuo, in poche vanno a passo d’uomo e in generale, nessuno pensa di scendere dalla sella.
«Siamo tutti in pericolo sia pedoni che amici a quattro zampe – aggiunge una donna mentre porta a spasso il cane – Quando esco dalla porta di casa devo seriamente guardare sia a destra che a sinistra, perché bici e monopattini sfrecciano che è un piacere. Il rischio di essere travolti è alto, basta che il cane abbia il guinzaglio un po’ più morbido e si sposti all’improvviso tirandoti o che un bambino a passeggio lasci per un istante la mano del genitore, perché si verifichi un incidente piuttosto serio».

La situazione è difficile da gestire sia per chi subisce questa transumanza a due ruote a pochi passi da vetrine o porte di casa, che per gli amanti dei velocipedi che utilizzano il mezzo per essere più veloci durante gli spostamenti urbani e che trovano inibito un percorso importante.
«Altri tre mesi così è comincio a mettere i chiodi sul marciapiedi», minaccia la titolare di un’attività che subisce sia i problemi causati dai cantieri per la realizzazione del tram, che il transito delle bici. Insomma, la pazienza non è semplice da mantenere. E i cantieri in centro rischiano di essere sempre più mal tollerati.
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