Carcere Due Palazzi «Il direttore non tagli le visite degli studenti»
Un carcere sperimentale, la casa di pena di Padova, votato alla riabilitazione, con anni di evoluzione in questo senso alle spalle. Anche grazie all’attività di Ristretti Orizzonti che produce cultura, dentro con i detenuti e fuori nel far conoscere la complicata realtà del Due Palazzi, nel discutere delle tematiche che riguardano i detenuti, dalla campagna contro l’ergastolo ostativo alla divulgazione delle testimonianze di chi, dietro le sbarre, ha cambiato vita.
visite stoppate
Una parte dell’apertura all’esterno del carcere, da una quindicina d’anni, sono le visite di numerosi gruppi di studenti delle superiori da Padova e provincia, con i loro insegnanti. Fino a giugno, i numeri sono sempre stati altissimi: ogni lunedì 80 ragazzi, ogni martedì altrettanti. Una presenza che è stata stoppata. Adesso il progetto è di portarne dentro un terzo. Per parlare di questo, e del servizio di scannerizzazione della posta (arriva rapida a destinazione, così la risposta) fatto da volontari in vigore da tempo e ora sospeso, ieri Alessandro Zan, deputato del Pd e attivista per i diritti civili, è andato al Due Palazzi ad incontrare Ristretti Orizzonti, e le cooperative che in carcere danno lavoro come Altra Città e la Cooperativa Giotto. E Claudio Mazzeo, il direttore. «È fondamentale dare lavoro e formazione ai detenuti, Padova in questo senso è un carcere modello», spiega. «Tra i detenuti che in carcere non hanno lavorato, la recidiva è del 68%, cala al 15% tra quelli che hanno lavorato: vuol dire una nuova vita per loro e meno reati nella società». Zan giusto l’anno scorso è stato tra i fautori della legge Smuraglia che ha finanziato con 10 milioni il lavoro in carcere.
aumento degli organici
Tornando al Due Palazzi e alla richiesta del deputato padovano di continuare a investire sulle visite degli studenti: «Ho sollecitato il direttore Claudio Mazzeo a non tagliarle: la possibilità per i giovani di scivolare dalla legalità all’illegalità è alta. Se il carcere lo vedi, se ascolti le storie dei detenuti che magari da ragazzini hanno iniziato facendo sciocchezze poi diventate un’esistenza di reati, capisci molte cose. Il direttore è d’accordo sul valore dell’esperienza, ci tiene però che sia portata avanti anche dall’istituzione carceraria oltre che da Ristretti». Ovvio che il carcere fa già fatica a mettere assieme il personale per l’ordinaria amministrazione, figurarsi per la straordinaria: Zan si impegna a portare avanti un progetto per l’aumento degli organici negli istituti di pena. «L’esperienza di Ristretti e delle cooperative al Due Palazzi è fondamentale: capisco i motivi del direttore, ma spero che queste attività non subiscano rallentamenti». —
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