Caro-prezzi, Padova al top Spesa, servizi e ristorante il conto lievita di 369 euro

La città del Santo è prima in Veneto per rincari e quindicesima in Italia «Il budget è sempre lo stesso così tagliamo sulla qualità»
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - RINCARO ORTAGGI.
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - RINCARO ORTAGGI.

Per una famiglia media padovana il costo della vita quest’anno è salito di ben 369 euro rispetto all’anno scorso.

Un dato allarmante che piazza Padova quindicesima nella lista delle città italiane più care del 2018, stilata dall’Unione Nazionale Consumatori sulla base dei dati Istat. Sul podio Bolzano, Reggio Emilia e Forlì-Cesena. Se l’Italia registra un’inflazione media del 1, 2%, Padova arriva a toccare l’1,4%, di più rispetto al 2017, quando si attestava attorno all’1,3%.

I prezzi sembrano gonfiarsi sempre più. Mentre pensioni e stipendi rimangono più o meno gli stessi, aumenta in maniera esponenziale il costo della vita. «Con il tempo è tutto più costoso, mai una volta che i prezzi si abbassino», ironizza con un sorriso Piero, pensionato di 76 anni. «Noi anziani facciamo sempre più fatica, ma cosa si può fare?». A risentirne dell’aumento dell’inflazione sono quasi tutti i settori.

Quelli che risultano più cari non solo rispetto alla media italiana, ma anche rispetto allo scorso anno, sono quelli legati alla categoria “abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili” e alla categoria “sanità e spese per la salute”. Le bollette di luce, gas e acqua scontano aumenti del 3,2% (media italiana del 2,5%).

Stessa cosa per i servizi sanitari e le spese legate alla salute, aumentate dell’1,6%. Rincari che pesano non poco nel bilancio delle famiglie padovane, considerando soprattutto il fatto che si tratta di spese indispensabili. Ma non sono le sole categorie a essere segnate da un rincaro dei prezzi. Spiccano infatti i “servizi ricettivi e ristorazione”. Andare a ristorante a Padova costa in media il doppio rispetto alle altre città. In Italia l’aumento medio dei prezzi di una cena a ristorante è dell’1,2%, nella nostra città è ben del 2,4%, mentre nel 2017 era dell’1,9%.

Prezzi alti per i padovani anche per quel che riguarda abbigliamento e calzature (0,5% contro lo 0,2% di media nazionale). Anche se nel caso di questo settore bisogna dire che lo scorso anno l’inflazione era ancora più alta, 0,9%. Nei prodotti alimentari l’aumento dei prezzo si allinea a quello delle altre città italiane, +1,2% dopo il +1,9% del 2017. Ma agli occhi della maggior parte dei cittadini i prezzi sembrano aumentare giorno dopo giorno. «Fare la spesa diventa un costo sempre più alto» , dice Patrizia che in mano tiene diverse borse del supermercato. «A questo punto credo che ci sia da fare una scelta. Visto che il budget delle famiglie è sempre lo stesso, o bisogna comprare meno e quindi mangiare anche meno, oppure bisogna comprare cose meno costose, che magari sono anche di qualità più bassa».

«Abbiamo notato che in generale Padova ha avuto un aumento spropositato dei prezzi» , afferma Antonio Tonioni, presidente coordinatore Unione Consumatori Veneto. «Ogni settore meriterebbe un discorso a parte, quello che in generale bisognerebbe riuscire a fare è diminuire i costi alla fonte. Per quanto riguarda poi la classifica delle città il divario tra nord e sud è evidentemente ancora presente. È vero che al sud i salari sono più bassi ma lo è anche il costo della vita. Anzi se al sud si vive con uno stipendio solo, al nord ce ne vogliono almeno due». —

Alice Ferretti



Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova