Cartelli di pericolo allarmano il paese

Il sindaco di S.Giustina: «Obbligatorio segnalare un’azienda che trasporta sostanze chimiche»

SANTA GIUSTINA IN COLLE. Una segnaletica installata nelle vie della zona industriale ha suscitato curiosità mista a preoccupazione nei residenti di Santa Giustina in Colle. Che si sono chiesti cosa significassero. «Nessun allarmismo, la nuova cartellonistica è semplicemente a supporto e indicazione delle forze dell'ordine se dovesse esserci la necessità di bloccare ed evacuare l'area nel caso di eventuali incidenti rilevanti che possono accadere all'interno di una ditta di autotrasporti che si trova nella nostra zona artigianale», chiarsce il sindaco Paolo Gallo. «La ditta in questione non produce materiale pericoloso, chimico in questo caso, ma lo trasporta. La quantità immagazzinata in determinati periodi dell'anno la fa rientrare nell'elenco del Ministero dei siti da sottoporre ad attenzione e pertanto serve il piano di emergenza con tanto di segnaletica. Questo a dimostrazione della correttezza dell'azienda interessata».

Una spiegazione, secondo il consigliere comunale di opposizione Giulio Centenaro, che andava fatta prima dell'installazione dei cartelli. «In pratica si tratta della Autosped, che trasporta fitofarmaci per l'agricoltura e tra un trasporto e l'altro li stocca», spiega Centenaro, «materiale per se stesso non pericoloso, ma lo diventa in caso di incendio».

Visto che l'azienda è fra le 5 del Veneto che hanno un forte impatto sul territorio, la nuova normativa prevede che venga censita e segnalata per permettere un pronto intervento da parte degli enti preposti in caso di problemi, questo per favorire la sicurezza e la tranquillità della popolazione.

Il piano di emergenza previsto dal Governo prevede tre livelli di allerta in base alle distanze: Livello 1 interno all'azienda, Livello 2 colore arancio fino a 200 metri, Livello 3 colore rosso fino a 730 metri. I cartelli sono stati installati in questo ordine.

«Questa azienda è presente a Santa Giustina in Colle da almeno vent’anni», ricorda il sindaco Gallo. «Ha avuto il certificato per trasportare questo tipo di materiale dal 2009, dopo un lungo iter, adesso si è proceduto al rinnovo con le nuove norme».

Il sindaco ha già previsto un incontro con la popolazione per spiegare la situazione che si è venuta a creare e intende farlo all'interno della ditta stessa per dare modo ai concittadini di rendersi conto di persona che non corrono alcun rischio.

Per Centenaro sarebbe meglio pensare a spostarla, in caso contrario andrebbe trovata una forma risarcitoria nei confronti della comunità. Per la cronaca, delle 5 aziende del Veneto che debbono attuare il provvedimento, 3 si trovano in provincia di Padova: a Santa Giustina in Colle, Casalserugo e Selvazzano.

Giusy Andreoli

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