Casa di appuntamenti a luci rosse nel centro del paese

Blitz dei carabinieri dopo le segnalazioni dei vicini sul continuo via vai di uomini. A prostituirsi erano due donne cinesi, denunciato il connazionale che le sfruttava
I sigilli del carabinieri alla casa di appuntamenti
I sigilli del carabinieri alla casa di appuntamenti

SAONARA. Quel via vai di uomini, di tutte le età, nel villino di via Zago all’inizio è passato quasi inosservato. Nuovi residenti, nuove abitudini, va a sapere. Ma settimana dopo settimana, mese dopo mese, il via vai si è fatto sempre più intenso – fino a 15 uomini al giorno – tanto da iniziare a destare più di qualche perplessità da parte dei vicini. Grazie alle loro segnalazioni i carabinieri hanno avviato le indagini e in pochi giorni hanno capito che quella villetta evidentemente era una casa di appuntamenti. L’altro giorno è scattato il blitz: i militari hanno fatto irruzione nell’alloggio, trovandovi due donne di nazionalità cinese in abiti decisamente succinti. Erano in attesa dei clienti e sono rimaste choccate alla vista delle divise.

Impossibile dissimulare la natura del posto: in ogni stanza c’erano luci soffuse, candele colorate e soavi profumi nell’aria oltre che una romantica musica di sottofondo. E se ancora ci fosse stato qualche dubbio, a fugarlo definitivamente è stato il ritrovamento nelle camere destinate agli incontri di numerosi accessori – dai frustini alle manette – per soddisfare le più audaci richieste.

Le due donne, una volta identificate – una ha 57 e una 43 anni, regolari in quanto in possesso di permesso di soggiorno – hanno ammesso ai carabinieri di esercitare da diversi mesi la prostituzione e di percepire la somma di 30 euro per ogni prestazione. Sempre secondo il loro racconto, sul quale si stanno effettuando i dovuti riscontri, i clienti contattavano telefonicamente le due donne, reperendo i recapiti su annunci online.

Una volta accordatisi sul tipo di prestazione e il prezzo, veniva fissato l’appuntamento.I militari della stazione di Legnaro hanno quindi approfondito le indagini: hanno scoperto che la villetta è di proprietà di una signora del posto - del tutto ignara di quanto accadeva - che l’aveva data in affitto dal novembre scorso a un cittadino cinese, X. Y. , 38 anni, residente nella provincia di Modena. Quest’ultimo è stato denunciato per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e il villino è stato posto sotto sequestro: ora i carabinieri cercheranno di capire quanti dei soldi guadagnati dalle due donne prostituendosi finivano nelle sue tasche.
 

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