Casa di riposo, arrivano i soldi per ricavare gli altri posti letto

La Regione stanzia quasi un milione di euro per finanziare la ristrutturazione Mille metri quadri ancora da sistemare per portare il servizio alla piena operatività
MONTAGNANA 27.10.2018 Inaugurazione Casa di riposo nell'ex ospedale di Montagnana, Nella Foto: La struttura vista dall'esterno
MONTAGNANA 27.10.2018 Inaugurazione Casa di riposo nell'ex ospedale di Montagnana, Nella Foto: La struttura vista dall'esterno

MONTAGNANA. Un milione di euro per la casa di riposo. Arriva dalla Regione e servirà a riqualificare definitivamente il vecchio ospedale di Montagnana. Dopo tanti anni, l’ex nosocomio sarà totalmente riattivato e dedicato ai bisogni della cittadinanza. L’assessore veneto alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha recentemente comunicato all’Ipab Casa Soggiorno di Montagnana l’approvazione del finanziamento da 960 mila euro da destinare alla casa di riposo montagnanese. La somma è stata pescata da un fondo di rotazione per interventi edilizi sul patrimonio pubblico destinato all’offerta di persone anziane non autosufficienti, che ha garantito alle strutture venete oltre 20 milioni di euro. Quello di Montagnana è uno dei finanziamenti più importanti.

la trasformazione

Nell’aprile 2018 di fatto la casa di riposo della città murata si è trasferita nel vecchio ospedale cittadino. L’inaugurazione è avvenuta in ottobre. Il vecchio ospedale chiuso dai primi anni del Duemila e demansionato ulteriormente con l’avvio del polo di Schiavonia, è stato oggetto di una massiccia campagna di lavori e investimenti che ha richiesto una spesa di 8,5 milioni di euro. L’ex ospedale, accogliendo l’Ipab Casa Soggiorno di Montagnana, si è attrezzato per ospitare i 145 ospiti non autosufficienti della storica casa di riposo di via Berga. L’Usl 6 Euganea ha concesso all’Ipab montagnanese in usufrutto per trent’anni il primo e il secondo piano del vecchio ospedale e alcuni locali del piano terra. Del progetto complessivo rimaneva tuttavia ancora da completare la ristrutturazione dei settori ancora disponibili, per dare seguito all’offerta complessiva, come previsto dal piano di zona in vigore, di 180 posti per anziani non autosufficienti, 20 posti di Centro diurno per non autosufficienti e 22 posti per anziani autosufficienti che attualmente risiedono nella vecchia struttura.

ARRIVANO I FONDI

I soldi che servono a completare questo ampliamento sono arrivati grazie al fondo di rotazione regionale. Con i 960 mila euro si farà un intervento sui 406 metri quadri del piano terra e sugli altri 608 dei due piani che non erano stati interessati dalla prima tranche di lavori. Nuovi posti letto, una nuova scala, verifiche strutturali, coperture da rifare, nuovi impianti di riscaldamento e raffrescamento, servizi igienici, aree per il pranzo e la socializzazione, ambulatori medici e depositi: il progetto è ambizioso e richiede, nel totale, 1,2 milioni di euro.

BENE PER LA CITTà

«Con questa somma diamo pieno compimento alla nostra progettualità», sottolinea il presidente dell’Ipab Lamberto Padovan, «e soprattutto alle disponibilità di posti letto prevista dai piani di zona. È quindi un servizio che andiamo a confermare per la collettività». Si accoda agli entusiasmi anche il sindaco Loredana Borghesan: «L’importanza di questo servizio per la città e per il territorio è innegabile. C’è inoltre da considerare che con questa riqualificazione si va a recuperare pienamente un’importante struttura del centro storico, che si trova appena fuori dalle mura. Oltre che alla garanzia di servizio, abbiamo al contempo un riqualificazione urbana molto importante». Nei progetti dell’Ipab c’è peraltro la volontà di creare un parco verde che possa essere utilizzato sia dagli utenti della casa di riposo che dalla cittadinanza, come area ricreativa pubblica. —

Nicola Cesaro

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