Casalserugo in lutto per la scomparsa del giovane calciatore

CASALSERUGO. Anche il mondo del calcio si fermerà oggi per ricordare Francesco Barison. La comunità di Ronchi di Casalserugo fa cerchio intorno alla famiglia del ventiduenne, il cui corpo senza vita è stato ritrovato nel pomeriggio di venerdì in un dirupo, dov’era caduto precipitando da un sentiero sul versante nord del monte Cadin, nelle Alpi Giulie. Ieri mattina i familiari di Francesco si sono recati a Venzone, in provincia di Udine, per il riconoscimento. Ancora non è stato possibile fissare una data per il funerale, in attesa del nulla osta per il trasferimento della salma a Padova, che non avverrà prima di lunedì. Intanto Francesco sarà ricordato oggi in tutte le messe celebrate nella parrocchia della frazione di Ronchi. Mentre il Lion di Albignasego, la squadra di calcio con cui Francesco giocava in terza categoria, ha chiesto e ottenuto il rinvio a data da destinarsi della partita di Coppa Veneto Carpanedo-Lion che era in programma per oggi pomeriggio. E domenica prossima giocherà con il lutto al braccio. «Stiamo cercando di organizzare qualcosa in ricordo di Francesco» dice l’allenatore del Lion, Enrico Fortin «Osserveremo un minuto di silenzio e pensiamo a una maglietta con la sua foto. Francesco arrivava nella nostra squadra in prestito dal Maserà, aveva giocato con noi l’anno scorso e iniziato la stagione quest’anno: l’ultima volta era sceso in campo domenica scorsa, nella partita della Coppa di Padova, Lion contro San Lorenzo, come difensore sinistro. Era una bellissima persona, sempre allegro ma anche riservato ed educato». Dopo l’ultima partita, l’allenatore gli aveva scritto un messaggio: Francesco aveva risposto che aveva lo zaino in spalla ed era in partenza per un’escursione. «Gli ho mandato un altro sms giovedì per invitarlo a una cena con la squadra, ma non ha mai risposto» chiude tristemente l’allenatore. Anche l’evento “Spritz break” che doveva tenersi ieri in via Colombo a Casalserugo è stato annullato in segno di lutto: il dj che doveva suonare era un amico di Francesco e i giovani del paese non se la sono proprio sentita di far festa in un momento simile.
Il sindaco Elisa Venturini si stringe al dolore della famiglia: «La comunità è molto colpita da una tragedia che si abbatte su una famiglia tanto benvoluta». Francesco lascia il papà Giancarlo, titolare della Projet Studio di Albignasego e della Grafotecnica di Casalserugo, la mamma Gianna Greggio, maestra alla scuola primaria del paese, entrambi impegnati in parrocchia, e i due fratelli, Daniele e Damiano. La famiglia vive in via san Mauro 1. Studente all’Agripolis di Legnaro, il ventiduenne amava la natura: aveva da poco terminato il tirocinio all’azienda agricola Celestino Benetazzo di Salboro ma lavorava anche alla pizzeria Giò Pizza di Casalserugo. La sua passione erano le escursioni: appena poteva partiva per la montagna. A tradirlo, in un tratto di sentiero molto stretto e impervio, è stato probabilmente il fondo scivoloso.
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