Caso Agrex -Moperi Partita la richiesta di Cassa integrazione

VILLAFRANCA. Alla Agrex di Villafranca Padovana è finalmente partita la richiesta della Cassa integrazione, che garantirà un sostegno economico ai quarantacinque lavoratori senza stipendio da tre mesi. Mercoledì è stato ufficializzato il provvedimento secondo il quale dal primo febbraio i dipendenti della Agrex srl sono tutti in carico alla Moperi spa che, visto il fallimento in atto, ha confermato, sempre mercoledì, la richiesta di Cassa integrazione per loro, privi di stipendio e tredicesima da novembre e che e hanno bisogno pertanto di ricevere al più presto le loro retribuzioni, per far fronte a pagamenti e scadenze. Il curatore fallimentare si è impegnato, da questo momento in poi, a trovare un nuovo acquirente per l’azienda in crisi.

Loris Scarpa, segretario generale della Fiom Cgil di Padova, che sta seguendo passo dopo passo la vertenza Agrex, esprime la sua posizione: «Per noi è fondamentale definire al più presto il futuro di questa azienda e dei lavoratori. Si apre adesso una fase importante di questa vertenza, per capire in che modo arrivare alla riapertura dello stabilimento, con la ripartenza dei lavori, che deve avvenire al più presto». Oggi alle 18. 30 ci sarà un’assemblea all’interno della sala polivalente del Comune di Villafranca, alla quale prenderà parte anche il sindaco Fausto Dorio, per fare il punto della situazione assieme ai lavoratori. La Agrex spa, produttrice di impianti completi per l’agricoltura, era nata nel 1983: dal 2008 era entrata in una crisi, divenuta sempre più profonda. Cambiato il nome in Moperi spa, lo scorso luglio è stata dichiarata la procedura di concordato in continuità (con riserva). Nel frattempo nell’aprile 2019 è stata costituita una nuova società, Agrex srl, e fatta una cessione d’azienda da Agrex spa (ora Moperi) ad Agrex srl senza soluzione di continuità. La Moperi è però fallita e così pure la Agrex srl, la cui udienza in tribunale è stata fissata per il 6 marzo. I dipendenti da questa seconda azienda sono stati trasferiti nuovamente alla Moperi e grazie a questo passaggio hanno potuto chiedere la Cassa integrazione. ––

Cristina Salvato

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