«Caso Allegro, si faccia chiarezza»

ABANO TERME. La sospensione del comandante della polizia locale Benedetto Allegro (nella foto), punito per aver aperto un'indagine nei confronti di un suo collega senza informare l’amministrazione, ha avuto il solito effetto deflagrante in città e in municipio, dove pure gli ultimi sette anni non sono stati sempre sereni sul fronte della polizia locale. Le opposizioni chiedono in coro chiarezza. «Prendo atto di quanto affermato dal sindaco», dice Andrea Cosentino, consigliere di minoranza di Forza Italia. «Al di là della vicenda Bronzato, stimo l'uomo Allegro, che ha sempre cercato di far applicare i regolamenti. È sempre stato una persona ligia al rispetto delle regole e mi pare strano che gli sia imputato il contrario. La cosa francamente non mi quadra». Cosentino, da assessore della giunta Bronzato, ha lavorato a stretto contatto con il comandante e lo conosce. «Abbiamo affrontato insieme i temi dell'urbanistica e dei lavori pubblici e non c'è mai stato un contenzioso tra noi», dice. «Anzi, ho sempre ottenuto collaborazione e consigli per rispettare le regole. Allora mi viene da pensare che Allegro sia fin troppo rispettoso dei regolamenti e che a qualcuno questo non stia sempre bene. Poi se c'è un'indagine, Allegro è tenuto alla segretezza delle cose».
Gian Pietro Bano dei Cittadini per il Cambiamento si accoda: «È una brutta vicenda, sulla quale bisognerà logicamente fare chiarezza», osserva. «Un'interrogazione in consiglio comunale è quasi scontata, anche se c'è già da sottolineare che in casi del genere il consiglio sarebbe svolto a porte chiuse. C'è sicuramente qualche elemento di stranezza nella vicenda. Non credo che Allegro dovesse rendere conto dell'indagine. Non averlo fatto non è una cosa così grave. Evidentemente la presenza di un comandante come lui è diventata scomoda per l'amministrazione. Nel merito della vicenda faccio fatica ad esprimere un giudizio, perchè i fatti non si conoscono».
Chiede ad alta voce che vengano chiariti i fatti anche la consigliera di minoranza del Partito democratico Vanessa Camani: «Attendiamo di capire cosa è successo», spiega. «Sono preoccupata per il clima di scarsa collaborazione che c'è in questo momento tra gli uffici comunali e il comando di polizia locale. Sono chiaramente cose che non fanno bene alla città. La decisione di comunicare o meno l'apertura di un'indagine è opzionale e quindi non si può imputare ad Allegro una mancanza. Mi aspetto che il sindaco faccia chiarezza per capire cosa è successo di così grave per allontanare per trenta giorni il comandante. È strano il clima che si è creato nell'ultimo periodo se pensiamo al fatto che Allegro è stato voluto fortemente da Claudio nel 2011, non una vita fa, insomma». Il pensiero finale di Camani è per la persona Allegro: «Mi dispiace per il lavoratore e la sua famiglia. Ora si trova senza stipendio e non è di certo una cosa simpatica».
Federico Franchin
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